s

La lezione di Meloni alla sinistra: "Accusati di odio da chi festeggia l'omicidio di Kirk"
Oggi 13-09-25, 15:57
L'omicidio del giovane attivista conservatore americano Charlie Kirk ha suscitato indignazione in tutto il mondo ma, puntualmente, non sono mancate le consuete polemiche politiche tra destra e sinistra. Anche in Italia tra i vari schieramenti contrapposti ci sono state divergenze, con alcune dichiarazioni considerate sopra le righe. Il premier Giorgia Meloni, intervenendo alla Festa nazionale dell'Udc a Roma, ha commentato dal palco gli ultimi risvolti politici dopo l'assassinio del 31enne Kirk, da sempre vicino alle posizioni del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. “Vengo da una comunità politica che spesso è stata accusata di diffondere odio, guarda un po' dagli stessi che festeggiano e giustificano l'omicidio intenzionale di un ragazzo che aveva la colpa di difendere con coraggio le sue idee”. Il riferimento del presidente del Consiglio è chiaro: essere felici per la morte di una persona, seppure con idee diametralmente opposte, è una barbarie. “Vogliamo dimostrare che la politica può essere autorevole, che può essere credibile, che è capace di dedizione, che è capace di sacrificio, che può essere fatta con amore, per quello in cui si crede, per la propria nazione, per la propria gente. Guardate, lo voglio dire nel tempo in cui l'odio e la violenza politica stanno tornando drammaticamente una realtà, facendo venire molti nodi al pettine”, ha continuato Giorgia Meloni. “Charlie Kirk semplicemente si sedeva in pubblico e consentiva a chiunque di sfidarlo in un dibattito, su qualsiasi tema – ha affermato il premier – perché era convinto delle sue idee. Lo faceva con il sorriso sulle labbra, lo faceva con rispetto. Forse faceva paura per questo. Lo dico anche perché in questi giorni ho letto molti commenti disumani sulla morte di Charlie Kirk e ne ho letti altri spaventosi”. Il riferimento è diretto a Piergiorgio Odifreddi, intellettuale della sinistra che aveva dichiarato: “'Sparare a Martin Luther King e sparare a un rappresentante Maga non è la stessa cosa”. Meloni ha aggiunto: “Vorrei chiedere a questo illustre professore cosa intende esattamente. Intende che ci sono persone a cui è legittimo sparare in base alle loro idee? O a cui è meno grave sparare perché non condividiamo le loro idee? O a cui è comunque comprensibile che venga voglia di sparare in base alle sue idee? - ha continuato -. Noi dovremmo immaginare pene inferiori per chi spara un esponente di destra, magari prevedendo come attenuante il fatto che le sue idee sono impresentabili?”. Il presidente del consiglio ha, poi, puntato l'indice contro la sinistra. “Credo – ha evidenziato – che sia arrivato il momento di chiedere conto alla sinistra italiana di questo continuo minimizzare o addirittura di questo continuo giustificazionismo della criminalizzazione, della violenza nei confronti di chi non la pensa come loro. Perché il clima anche qui in Italia sta diventando insostenibile. É ora di denunciarlo ed è ora di dire chiaramente che queste tesi sono impresentabili, pericolose, irresponsabili e antitetiche a qualsiasi embrione di democrazia”.
CONTINUA A LEGGERE
5
0
0