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La minaccia di Unicredit su Banco Bpm: senza soluzione ci ritiriamo dall'offerta
Oggi 20-06-25, 11:05
"Abbiamo fatto e continuiamo a fare di tutto, ma se non riusciremo a risolvere, come probabile, ci ritireremo". È questo l'avvertimento dell'amministratore delegato di Unicredit, Andrea Orcel, in un'intervista a La Repubblica, parlando dell'operazione su Banco Bpm. "Un buon M&A consiste tanto nel dire 'no' quanto nel chiedersi quali condizioni non siano giuste", osserva il manager. E su cosa potrebbe succedere a Banco Bpm dopo la rinuncia, ipotizza: "Resterà Credit Agricole come azionista di riferimento col 20%, o forse di più. E Banco Bpm dovrà dimostrare le promesse che ha fatto e remunerare i suoi azionisti come sarebbero stati remunerati nel caso in cui ci sarebbe stata l'operazione". Quindi aggiunge: "Per quanto ci riguarda continueremo a eseguire a pieno il nostro piano base, che ad oggi è considerato uno dei migliori del settore per creazione di valore per i nostri azionisti, continuando a monitorare la situazione in Italia e in altri Paesi". Commentando, infine, la decisione del Mef di porre all'Ue un tema di sicurezza del risparmio nazionale, dice: "In realtà non c'è nessun problema di sicurezza. Siamo una banca italiana che è diventata paneuropea con il 45% delle attività qui, il 30% in Germania e Austria, il resto nell'Europa dell'Est. Non esiste un'unione bancaria, quindi in ogni Paese rispondiamo a un regolatore diverso. Vi sono restrizioni al libero movimento di capitali e di liquidità. Le decisioni vengono prese nel singolo Paese per il Paese stesso, seguendo la visione e la strategia del gruppo. Ma gestiamo a compartimenti stagni". Quanto al ricorso presentato al Tar sulla legittimità del 'golden power', puntualizza: "E' un fatto di tutela giuridica, per il nostro Cda e la nostra società”. Il presidente di Banco Bpm, Massimo Tononi, a margine della presentazione della relazione annuale della Consob, si è espresso in merito alle parole del ceo di Unicredit Orcel: “È almeno la settima volta che Orcel ha espresso questo concetto. Personalmente non mi suscita grande inquietudine e gli presto pochissima attenzione. L'ops su Bpm è un'offerta che reputiamo del tutto insoddisfacente dal punto di vista finanziario. Sono consapevole che può generare confusione e incertezza negli azionisti sia di Bpm che di UniCredit”.
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