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La posizione, i graffi, gli alcolici spariti: cosa non torna nel giallo di Palermo
Oggi 03-08-25, 10:39
Tragedia a Bagheria, nel palermitano, dove una ragazza di 20 anni è morta in piscina durante una festa privata in una villa. Sembra che la giovane sia finita in acqua e per motivi da accertare sia annegata. I sanitari del 118 non hanno potuto che constatare la morte della ragazza. Indagano i carabinieri. Nel corso della notte i militari hanno ascoltato diversi ostiti della festa. La salma della giovane è stata posta sotto sequestro in attesa dell'autopsia. «Ci sono troppe cose che non tornano. Nessuno per molto tempo si è accorto che Simona era in acqua morta. Eppure la piscina è piccola e la villa era piena di giovani. Poi la ragazza aveva la faccia in su. Se fosse caduta in acqua non l'avrebbero trovata in quella posizione. E anche ammettendo che si sia sentita male mentre era in piscina, come mai nessuno ha visto il cadavere?», ha dichiarato l'avvocato Gabriele Giambrone, legale della famiglia di Simona Cinà, la ragazza di Capaci (Palermo) morta in piscina. La giovane, una sportiva, è stata trovata a faccia in su senza vita dentro la piscina, quindi al momento è esclusa l'ipotesi dell'annegamento. «Nessuno ha avvertito i genitori che, preoccupati perché alle 4.50 Simona non era tornata, hanno telefonato al suo cellulare. Ha risposto un giovane», ha raccontato il legale della famiglia, «che ha detto che la figlia stava male. Si sono precipitati nella casa e l'hanno trovata morta». Simona Cinà, la pallavolista 21enne sarebbe morta tra le 3.20 e le 4.13. È quanto emerge dalle testimonianze raccolte dai carabinieri che indagano sulla morte della giovane. Un'amica dice di averla salutata alle 3.20 quando ha lasciato la festa, mentre Simona Cinà è rimasta a ballare accanto alla consolle. L'allarme è stato dato alle 4.13, quando dei giovani hanno chiamato il 112. La vittima stava partecipando a una festa di laurea organizzata da un amico pallavolista. La piscina, lunga sei metri e larga due, ha un fondale molto basso. Inoltre, il corpo è stato trovato a faccia in su e con dei graffi sul petto, dettagli che per l'avvocato sollevano diversi interrogativi. Il legale ha inoltre spiegato che Simona era una salutista, «attentissima all'alimentazione, non beveva. Cosa le è successo?». Il Cus Palermo «si stringe attorno al dolore della famiglia Cinà. Simona, atleta esemplare e studentessa di Scienze Motorie, stava partecipando come local trainer volontaria al progetto Erasmus+ "Europace". Affiancava con passione e professionalità i tecnici del Cus Palermo nelle attività sportive con le scuole superiori del palermitano partecipanti al progetto. La perdita di Simona ha causato in tutti i noi un dolore indescrivibile», ha affermato il Cus Palermo sulla morte della giovane. Il presidente, Giovanni Randisi, il Consiglio Direttivo, tutto lo staff, i tecnici, gli atleti, «porgono le più sentite condoglianze alla famiglia di Simona». La pallavolista aveva messo in pausa l'attività agonistica in occasione del suo Erasmus in Spagna e per andare a trovare il fratello. Nella villa, ha concluso il legale della famiglia, non sono state trovare bottiglie di alcolici, solo bottigliette di acqua, anche se nell'invito per la festa c'erano foto di alcolici e la frase «ci teniamo a tenervi idratati».
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