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La promessa di El Ayanoui: "Farò cambiare idea a chi mi ha criticato prima del mio trasferimento"
Oggi 11-08-25, 06:46
Insieme a Matias Soulé, Neil El Ayanoui è il giocatore che ha rubato maggiormente l'occhio nel ritiro della Roma in Inghilterra. Il centrocampista franco-marocchino, arrivato a luglio dal Lens in cambio di 23,5 milioni, più 1,5 di bonus e il 10% sulla futura plusvalenza, sta conquistando Gian Piero Gasperini e si sta integrando sempre di più all'interno del nuovo spogliatoio grazie ad un carattere sorridente, ma soprattutto alle qualità tecniche che stanno convincendo gli stessi compagni. Ed ecco le sue impressioni dopo questo primo periodo al fischio finale della sfida con l'Everton: Il bilancio del ritiro? Abbiamo lavorato molto bene, è stata una settimana intensa, abbiamo corso molto, ma sappiamo che tutto ciò è necessario per il gioco che richiede l'allenatore. E' un bilancio abbastanza positivo, ora abbiamo qualche giorno per riposarci un po' e ripartire in settimana. Contro l'Everton ha giocato più avanzato, in quale posizione si trova meglio? Non ho una posizione preferita, giocherò dove la squadra ha bisogno di me, mi piace giocare ovunque a centrocampo, posso giocare sia alto che basso. E' un lavoro collettivo quello del centrocampista, devi seguire l'allenatore, non giochi da solo, hai un'iniziativa individuale, devi coordinarti con i tuoi compagni di reparto, a volte è una catena, a volte sono i tre giocatori di centrocampo. Poi è vero che le mie caratteristiche si adattano bene a un gioco fatto in entrambe le aree di rigore. Chi è il suo idolo? Iniesta, ma non mi paragono a lui. Qualcuno l'ha paragonata a Nainggolan… Per me è un grande complimento, è un paragone lusinghiero, è un giocatore che ha fatto la storia della Roma. Magari poter rendere come lui. Quali sono state le maggiori difficoltà in questo primo periodo? Era la prima volta che lasciavo la Francia e giocavo all'estero, è stato l'inizio di una nuova vita per me. Ma fin dai primi giorni sono stato accolto molto bene da tutti, dai giocatori, dallo staff, dall'allenatore, mi hanno facilitato l'ambientamento. È vero che avevo un po' di paura, non sapevo come sarebbe andata dato che era la prima volta, alla fine sono stato accolto benissimo. Evidentemente ci sono delle cose in cui devo migliorare, ma anche al Lens si giocava con uno stile di gioco abbastanza simile e questo mi sta aiutando. Per ora il salto non è così grande. Quali sono le avversarie per la Champions League? Sinceramente non saprei, perché ancora non le ho affrontate. Direi automaticamente le squadre che hanno chiuso in alto in classifica l'anno scorso, ma penso che non bisogna concentrarsi solo su di loro, ogni fine settimana sarà importante. Non bisogna prendere sul serio solo le partite contro le grandi squadre e non prendere sul serio le altre. Bisogna considerare ogni partita come se fosse importante quanto le altre. Come ha vissuto le critiche social al momento del suo arrivo? Ha dovuto anche disattivare i commenti… Per me l'importante è lavorare, dare il massimo e anche far cambiare idea a chi ha già espresso un'opinione critica nei miei confronti prima ancora del mio arrivo in Italia. La Roma merita che io dia il massimo per questo club. Che le cose vadano bene o male, darò sempre il massimo. Il suo compagno di reparto sarà Koné, anche lui parla francese. E' una cosa utile per diventare presto una coppia amalgamata? Penso che questo sia un elemento importante, abbiamo tante cose in comune e ci aiuta a perfezionare l'affiatamento. Non saprei dire quanto tempo ci vorrà per diventare una coppia, ma ogni giorno impariamo a conoscerci sempre di più. Anche nello stadio dell'Everton si sono sentiti solo i tifosi della Roma. Quanto avvertite questo calore? Ho imparato a conoscere i tifosi giallorossi: sono incredibili e straordinari. Sono presenti ovunque andiamo. Abbiamo giocato in uno stadio di alto livello.
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