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La sparata dal Cremlino: "La Nato è in guerra contro la Russia". Tensione alle stelle
Oggi 15-09-25, 16:31
Al momento lo scontro in corso tra Russia e Paesi della Nato è limitato sostanzialmente solo alle parole. Ma il timore è che la situazione possa prendere una piega sbagliata. Perché basta poco per far precipitare un quadro geo-politico in precario equilibrio. Di certo non aiutano ad abbassare i toni le parole che oggi arrivano da Mosca. Anzi. Le ultime “sparate” che provengono dal Cremlino non fanno ben sperare. "La Nato è in guerra con la Russia. È evidente e non servono ulteriori prove". È quanto ha affermato nel suo briefing quotidiano il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. "La Nato è di fatto coinvolta in questa guerra" fornendo sostegno diretto e indiretto al “regime di Kiev”, ha ribadito. Peskov ha inoltre detto che se fossero sequestrati beni russi dai Paesi occidentali, “tali misure non passeranno inosservate”. A chi chiedeva se il processo negoziale tra Russia e Ucraina si fosse interrotto, ha replicato che “è evidente che c'è una pausa” e ne ha attribuito la responsabilità alla controparte: "Non c'è flessibilità nella posizione ucraina, il regime di Kiev non è pronto ad avviare una discussione seria. Ci sono richieste da parte ucraina per un incontro immediato, ma probabilmente si tratta più che altro di un tentativo di ottenere un effetto emotivo, perché l'incontro stesso, se si svolgesse senza una preparazione adeguata, sarebbe assolutamente inutile. Tali incontri, qualsiasi contatto ad alto livello, devono essere ben preparati in modo che nel corso di tale dialogo vengano fissati i risultati che devono essere ottenuti in anticipo a livello di esperti". E anche su un trilaterale tra Putin, Zelensky e Trump “non ci sono progressi”, ha aggiunto. A suo dire “gli europei ostacolano il processo, gli europei non hanno intenzione di prestare attenzione alle cause profonde della crisi”. Ma in caso di ulteriori tensioni cosa potrebbe fare l'Italia? Ben poco. Ad ammetterlo è il ministro della Difesa Guido Crosetto che a margine della conferenza stampa di presentazione dei risultati del 'Tour Mondiale Vespucci e Villaggio Italia 2023-2025' in corso a Roma è stato chiaro: “Non siamo pronti né a un attacco russo né di un'altra nazione, lo dico da tempo - ha spiegato l'esponente del governo-. La gente non vuole sentir parlare di necessità di difesa ma penso che il mio compito sia quello di mettere questo Paese in condizione di difendersi se qualche pazzo decidesse di attaccarci. Adesso non lo siamo, perché non abbiamo investito più in difesa negli ultimi 20 anni”. Che il momento storico non sia facile è confermato anche da un altro elemento. Dalla Germania viene, infatti, un allarme su quanto accaduto nei giorni scorsi in Polonia e Romania. "Gli eventi a cui abbiamo assistito negli ultimi giorni dovrebbero essere presi molto sul serio, ma d'altra parte non sono una sorpresa totale. Abbiamo ripetutamente sottolineato, e anche agito di conseguenza, che la Russia, incluso Vladimir Putin, vuole mettere alla prova i limiti dell'Europa, e in questo caso anche della Nato, ed è assolutamente chiaro che risponderemo a questo con molta decisione e molta chiarezza". Lo ha riferito il vice portavoce del governo tedesco, Steffen Meyer, in conferenza stampa, in merito alla violazione dello spazio aereo Nato da parte di droni russi. "Allo stesso tempo, impareremo da ciascuno di questi incidenti e trarremo le opportune conclusioni", ha aggiunto Meyer. Intanto la Russia ha condotto un attacco di prova con un missile Kalibr dal sottomarino nucleare "Arkhangelsk" nel Mare di Barents nel corso delle esercitazioni militari congiunte Russia-Bielorussia "Zapad", secondo quanto riportato lunedì dall'agenzia di stampa russa Interfax. L'attacco al bersaglio designato è stato effettuato dal sottomarino da una posizione subacquea.
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