s

La spirale dell'odio. Cerno: Martin Luther Kirk e le censure che subiamo anche noi
Oggi 15-09-25, 09:22
Il brutale assassinio di Charlie Kirk, giovane e influente attivista conservatore americano, ha riaperto la ferita dell'odio politico dall'altra parte dell'Oceano come a casa nostra. In particolare, abbiamo assistito a illuminati commentatori dell'area progressista che nei nostri studi televisivi e sui social sono arrivati a dire che la vittima un po' se l'è cercata per l'ostinazione a rendere note le proprie idee. Assurdo. Anche Il Tempo è finito nel mirino degli odiatori professionisti che non tollerano il libero pensiero, come sottolinea il direttore Tommaso Cerno nel corso della prima puntata della stagione di Mattino Cinque, su Canale5. "Esiste in questo episodio drammatico che tutto il mondo ha visto, una sintesi della violenza politica dei nostri tempi, una violenza con cui noi dobbiamo cominciare a convivere", spiega Cerno. "Io ho lanciato una provocazione che ha scatenato a sua volta violenza, non fisica ma verbale sui social, violenza in quello che dovrebbe essere il dibattito democratico". Come i nostri lettori ben sanno, si riferisce all'editoriale sulla prima pagina de Il Tempo il giorno dopo l'attentato: "L'ho intitolato Martin Luther Kirk, utilizzando il simbolo dell'omicidio per le idee che aveva in qualche modo cambiato la storia" e imposto al mondo il tema fondamentale del rispetto delle altrui libertà, in primis quella di pensiero. "È ovvio che dentro queste parole c'è una gigantesca provocazione, di cui io sono consapevole - argomenta Cerno - stiamo parlando di persone lontanissime, ma proprio per questo identiche". Già perché "Martin Luther Kirk, battendosi per un mondo dove chi è emarginato potesse trovare voce, di fatto oggi difenderebbe Kirk, non per quello che dice, non per i suoi pensieri, ma per la possibilità di dirlo e di esprimerli".
CONTINUA A LEGGERE
3
0
0
Guarda anche
Il Tempo
11:08