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La verità sul caldo, Sottocorona sbotta in diretta tv: "Una follia"
Oggi 22-07-25, 11:54
Da diversi anni ormai la situazione metereologica del nostro Paese, in estate, è veicolata e percepita come un'emergenza costante. "Ondate di caldo", "ciclone africano": sono espressioni che ormai sono entrate a far parte del vocabolario comune, generando timori. In questi giorni l'Italia meridionale è al centro dell'attenzione dei mezzi d'informazione: "Allerta caldo estremo al Sud" o picchi attesi da "48 gradi in Sicilia", sono le notizie che rimbalzano e arrivano ai cittadini, invitati a prendere le corrette precauzioni. L'esperto meteorologo Paolo Sottocorona, intervenuto durante la trasmissione Coffee Break condotta da Andrea Pancani in onda nella mattinata di martedì 22 luglio su La7, ha polemizzato contro coloro che alimentano quello che - secondo il suo parere - rappresenta un controcircuito informativo: "Sono cose folli, allarmismi ingiustificati", ha tuonato. Poi la spiegazione: occorre uniformità nelle tecniche di misurazione delle temperature dell'aria. "In Puglia e in Sicilia hanno detto che nell'entroterra ci sono stati fino a 45 gradi. Il discorso è che in una località, in qualche punto, ci possono essere dei picchi di calore. Però se sei su un terreno arido e vai a misurare la temperatura, è chiaro che non è quella di riferimento. Vanno misurate nella stessa maniera". Sottocorona invoca dunque una standardizzazione relativa ai luoghi di rilevazione delle temperature: "Se vi chiedo che temperatura c'è nella vostra cucina, che rispondete? 25, 28, 32? Nel freezer c'è meno 18, nell'acqua che bolle ci sono 100 gradi, la fiamma ha una temperatura interna di 300 gradi". L'esperto arriva al punto: "Qual è la temperatura della cucina? Non se ne può prendere una a caso, va stabilito. La prendo al centro della stanza, lontano dalle finestre, lontano dal fuoco? Se non si fa così anche con le temperature dell'aria, spariamo le cose più folli". Poi chiude con uno sfogo: "Mi dovete perdonare ma quando ci vuole, ci vuole".
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