s

Lazio, Sarri contro calendario e nazionali
Oggi 14-09-25, 08:50
Stagione nuova , lamenti vecchi. Ora Sarri è tornato davvero. Troppo calmo («halmo» come dice lui con la c aspirata), troppo poco pungente, troppo uniformato al sistema per tutto agosto. Poi, la sosta delle nazionali, giocatori che tornano rotti o spremuti ed ecco montare la protesta del demiurgo toscano che della lotta ai poteri forti del calcio ha fatto un vero e proprio marchio di fabbrica. E per fortuna che non ci sono le coppe in mezzo alla settimana a creare ulteriori problemi al suo gruppo perché altrimenti sarebbe stato davvero dura. Già, così, però, sono arrivate le prime lamentele per un calendario pieno di impegni per i giocatori che danneggia i club. Come dargli torto, nel merito non c'è una sola parola sbagliata, non c'è una causa con suffragata da fatti evidenti. Come quella dei calciatori africani, nel caso specifico Dia e Dele-Bashiru, due colonne della sua Lazio in costruzione. Ebbene, sono tornati a Formello dopo dodici giorni con le rispettive nazionale del Senegal e della Nigeria, affaticati, da viaggi di sedici ore, storditi dai fusi orari. Il problema è diffuso tra tutte le squadre di Serie A e non solo ma come si può permettere alla Federazione Africana di fare la loro coppa continentale nel pieno dei vari campionati a dicembre? Bah. La Lazio ne perderà due, c'è chi sta peggio e a Formello si incrociano le dita per Belahyane che il Marocco corteggia da tempo. Almeno un mese staranno via, se va bene, condizionando le scelte biancocelesti e in parte quelle future quando si dovrà riflettere cento volte prima di prendere giocatori africani. Per non parlare del «caso» Rovella che non gioca un minuto e torna a casa con un affaticamento pericoloso. «L'acciacco forse è stato sottovalutato dallo staff azzurro, sennò l'avrebbero fatto rientrare», ha tuonato Sarri aprendo un nuovo capitolo del rapporto già compromesso con la Federcalcio gestita da Gravina. Che, peraltro, alimenta i dubbi di quelli che pensano che i rapporti conflittuali tra il presidente Lotito e quello della Figc stia finendo per far pagare un prezzo salato alla squadra e ai tifosi laziali. A Como, dove la squadra ha meritato di perdere, ci sono stati almeno 5-6 episodi dubbi e sono tutti stati giudicati a favore degli avversari della Lazio. Un caso? Per molti no anche perché pure nella passata stagione non è che le decisioni arbitrali siano state convincenti. Meglio, però, concentrarsi sul campo dove la creatura di Sarri deve dare la prima risposta andando oltre il mercato bloccato, oltre i guai dei nazionali, oltre i soliti sospetti.
CONTINUA A LEGGERE
8
0
0
Guarda anche
Il Tempo
10:00
Tg Giovani - 14/9/2025
Il Tempo
09:00