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"Legge violata", l'immobile torna a Monfalcone: non sarà più una moschea abusiva
Oggi 05-07-25, 13:21
Si tratta di una vera e propria vittoria della Lega: a Monfalcone l'immobile di via Duca d'Aosta, noto come sede del centro islamico “Darus Salaam”, oggi torna definitivamente delle mani del comune. Un evento dalla portata storica, perché sono rarissimi, se non inesistenti i casi, negli anni, di restituzione ai comuni degli immobili usati come luoghi di culto abusivi. Non deve più essere un caso isolato, ma è proprio da qui che si deve partire per un ritorno alla legalità, andando a carpire tutti gli istituti in cui si professa l'islam, spesso radicale, senza alcun permesso. «Monfalcone è ormai un modello vincente per la difesa dell'Italia e per la lotta all'Islam radicale quello che non rispetta le regole, che predica l'odio verso l'Occidente, che punta a introdurre la Sharia nel nostro Paese, spesso proprio tramite le moschee irregolari», ci dice Anna Maria Cisint che ha portato a termine questa battaglia. «Oggi, con questo nuovo passo storico, i fatti dimostrano che siamo è dalla parte giusta della storia. Qui le leggi si fanno rispettare. Anche da chi pensa di potersene porre al di sopra in nome di una mal interpretata libertà di culto. Oggi abbiamo messaggio forte, rivolto a quei sindaci di sinistra che, altrove, preferiscono voltarsi dall'altra parte, come vediamo accadere a Milano, in Emilia-Romagna e in tante altre realtà», è il messaggio che l'europarlamentare rivolge a sindaci come Beppe Sala a Milano o Matteo Lepore Sindaco di Bologna, che potrebbero benissimo provare a mettere in atto se solo ci fosse la volontà.
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