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Liliana Resinovich, altro colpo di scena: "La vertebra era già rotta"
Oggi 12-05-25, 14:13
Altro colpo di scena sulla vicenda relativa alla morte di Liliana Resinovich. "Un lavoro specialistico di questi giorni, coordinato da Vittorio Fineschi e Stefano D'Errico, teso alla totale 'revisione' delle immagini della tac effettuata sul cadavere" della donna trovata morta a Trieste ed effettuata "in data 8 gennaio 2022, ha pienamente riconfermato che la frattura alla vertebra T2 fosse già esistente al momento di quell'esame". Lo scrive in una nota l'avvocato Nicodemo Gentile, legale di Sergio Resinovich, riferendosi alla responsabilità che un tecnico anatomopatologo si è assunto sulla rottura della vertebra. Dunque - aggiunge - "le dichiarazioni del pirotecnico preparatore anatomico rappresentano pertanto un bluff" e per questo Sergio "lo ha querelato per falso". Gentile ha poi precisato che Sergio Resinovich ha chiesto "anche di approfondire il motivo di queste sue mendaci e tardive dichiarazioni, di capire se sta aiutando o coprendo qualcuno, di comprendere da chi sia eventualmente manovrato e, quindi, di indagare tutti i suoi contatti con le persone coinvolte nella ferale vicenda della sorella". Peraltro, il fratello di Liliana - conclude Gentile - ha già "richiesto al ministro della Salute una tempestiva e rigorosa ispezione sul Reparto in cui questo soggetto lavora, per capire come sia possibile che nessuno mai si sia accorto del fatto che questo mitomane, senza rispetto per i poveri cadaveri e per i seri colleghi che lavorano nella struttura, abbia trasformato, come si evince dalle sue straripanti pagine social, un luogo ieratico qual è una sala autoptica, in una rumorosa sagra di paese". Ma perché la vertebra è così importante per le indagini sulla morte della donna? La consulenza dell'antropologa forense Cristina Cattaneo, depositata a marzo 2025, ha concluso che Liliana è stata uccisa mediante "soffocamento esterno", probabilmente tramite una compressione al collo, escludendo l'ipotesi del suicidio. La frattura vertebrale, pur non legata direttamente alla causa della morte, è stata al centro di un acceso scontro: per i familiari, potrebbe indicare un'aggressione, mentre la difesa del marito suggerisce che sia un danno accidentale, forse avvenuto durante il recupero del corpo o l'autopsia.
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