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Lo spettro di Epstein sul governo Trump, scandalo per la lettera pubblicata dal WSJ
Oggi 18-07-25, 18:28
Lo spettro di Jeffrey Epstein torna ad aleggiare sulla scena politica americana, minacciando di scuotere nuovamente le fondamenta dell'ex presidenza di Donald Trump. Il tycoon repubblicano ha annunciato di aver intentato una causa contro Rupert Murdoch e il Wall Street Journal, accusandoli di diffamazione per aver pubblicato dettagli su una presunta lettera a suo nome contenuta in un album di compleanno destinato proprio a Epstein. Che Trump ed Epstein si conoscessero bene è cosa nota. Fotografie scattate nel corso di oltre quindici anni li ritraggono fianco a fianco a feste esclusive a Mar-a-Lago, su jet privati e circondati da modelle e socialite. “Conosco Jeff da 15 anni. Un ragazzo fantastico... Si dice persino che gli piacciano le belle donne tanto quanto a me, e molte di loro sono giovani”, dichiarava Trump nel 2002 al New York Magazine. Ora quelle parole pesano come macigni. L'amministrazione Trump ha recentemente ordinato la desecretazione parziale di alcuni fascicoli dell'inchiesta sul traffico sessuale di minorenni che coinvolgeva Epstein, morto suicida in carcere nel 2019 mentre attendeva il processo. L'operazione di trasparenza, però, sembra essersi fermata a metà: il Dipartimento di Giustizia ha infatti annunciato che non renderà pubbliche ulteriori prove, nonostante le pressioni della comunità MAGA e le promesse iniziali dell'ex Procuratore Generale Pam Bondi. Tra i documenti finora diffusi figurano i registri di volo dei jet privati di Epstein, ma restano secretati quelli che contengono "materiale di abuso sessuale su minori". Il sospetto di un possibile coinvolgimento diretto o indiretto dell'ex presidente nella rete di relazioni opache di Epstein torna quindi a preoccupare parte dell'opinione pubblica. A riaccendere i riflettori è stato il Wall Street Journal, che ha riportato l'esistenza di una lettera, apparentemente firmata da Trump, inclusa nel “birthday album” che Ghislaine Maxwell — braccio destro di Epstein, condannata per traffico e adescamento di minori — avrebbe compilato nel 2003. Il documento, secondo il giornale, sarebbe decorato con il contorno di una figura femminile nuda disegnata a mano e si concluderebbe con un ambiguo augurio: “Buon compleanno – e che ogni giorno sia un altro meraviglioso segreto”. La testata non ha pubblicato l'immagine della lettera, ma ne ha descritto dettagliatamente il contenuto. Trump ha reagito con veemenza su Truth Social: “Non vedo l'ora che Rupert Murdoch testimoni nella causa che ho intentato contro di lui e il suo giornale pieno di spazzatura. Sarà un'esperienza interessante!!!”. L'ex presidente ha negato ogni coinvolgimento, definendo la lettera “falsa” e aggiungendo ironicamente: “Non è il mio stile, non sono parole mie. Inoltre, non disegno”. La pubblicazione della lettera e la decisione della stampa di riportarne il contenuto hanno alimentato tensioni politiche in un momento già critico per Trump, che sta cercando di consolidare il suo fronte in vista delle presidenziali del 2024. Il mancato rilascio completo dei dossier Epstein e l'ombra di una sua possibile connivenza con il finanziere pedofilo rischiano di minare la sua credibilità, soprattutto all'interno della sua stessa base elettorale. La causa intentata contro Murdoch e il WSJ si preannuncia lunga e controversa, ma l'episodio mette in evidenza quanto il nome di Jeffrey Epstein continui a rappresentare una mina vagante per le élite politiche e finanziarie americane, e quanto sia ancora lontana la piena trasparenza sulla vicenda che ha sconvolto l'opinione pubblica mondiale.
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