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L'ora della verità per Sinner e Alcaraz: in palio titolo e vetta mondiale. Dove vedere la finale
Oggi 07-09-25, 09:17
Il match della verità. Si decide molto stasera, a partire dalle 20 (diretta su SuperTennis e Sky Sport), sull'Arthur Ashe a Flushing Meadows. Jannik Sinner e Carlos Alcaraz si giocano non solo la vittoria dell'ultimo Slam della stagione, ma anche la vetta della classifica Atp. Dopo 65 settimane di dominio assoluto, l'altoatesino è costretto a mettere in palio anche la posizione da numero uno del mondo che resterà sua solo in caso di bis agli Us Open. Il nuovo capitolo del Sinneraz arriva a poche settimane dal forfait a Cincinnati del 24enne di Sesto, e regala la terza finale Slam consecutiva tra questi due fenomeni del tennis mondiale. Sinner ci è arrivato battendo in semifinale Felix Auger-Aliassime, sconfitto in quattro set (6-1 3-6 6-3 6-4 il punteggio). Un po' di paura c'è stata quando ha dovuto chiamare il medical time-out per un fastidio agli addominali (il precedente di Berrettini è uno spauracchio non da poco) ma a chiarire ci ha pensato il suo coach Simone Vagnozzi: «Ha avuto un po' di fastidio all'addominale a un certo punto, ma poi trattandolo con il fisioterapista è andato via. Penso che non sia niente di grave». A tranquillizzare anche le parole di Sinner: «Non c'è nulla di serio, sono riuscito a servire più forte dopo il medical time out». Per l'azzurro si tratta della quarta finale Slam quest'anno (la quinta consecutiva), prima di lui ci erano riusciti solo Rod Laver, Roger Federer e Novak Djokovic. Quella contro il canadese è la vittoria numero 300 per Jannik nel circuito Atp (il quinto italiano in questa speciale classifica in Era Open) ed è diventato l'azzurro con più vittorie negli Slam: 87, una in più di Pietrangeli. Dall'altra parte della rete ci sarà il solito Carlos Alcaraz che ha liquidato in tre set Novak Djokovic. «Negli Slam contro questi ragazzi ho perso tre semifinali su quattro: sono forti e giocano davvero ad alto livello", la benedizione del campione di Belgrado ai suoi eredi. Il murciano poi è arrivato all'ultimo atto dello Slam newyorkese senza perdere nemmeno un set: se dovesse battere l'altoatesino per 3-0 entrerebbe nella storia, mai nessuno è riuscito a vincere a New York senza lasciare nemmeno un set per strada. "Cinque finali Slam consecutive sono qualcosa di grande - le parole del numero uno del mondo, sotto gli occhi della fidanzata Laila Hasanovic presente sulle tribune di Flushing Meadows- La costanza e il riuscire a essere sempre tra i migliori nei tornei più importanti è straordinario». L'avversario è sempre il solito. «Non penso al ranking o ai titoli da difendere - prosegue Sinner - penso solo che in finale ci sarà un avversario molto difficile da affrontare. Sono contento di poter giocare un'altra finale Slam e di potermi misurare contro un altro dei migliori giocatori del mondo. Credo che, per come è arrivato in finale, stia giocando un tennis incredibile. Ha migliorato molto il servizio, è molto più solido, arriva sempre in fondo ai tornei. Anche io sento di essere migliorato tanto: il servizio è più efficace, il gioco a rete, il movimento e la condizione fisica sono migliori. Quando abbiamo giocato qui la prima volta eravamo giovani e si tirava senza pensarci troppo. Oggi bisogna ragionare e fare aggiustamenti». Ad assistere alla finale ci sarà anche il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. E Alcaraz lancia la sfida: «Preparerò la partita analizzando quello che è accaduto nelle nostre ultime sfide, soffermandomi su quanto fatto di buono e sugli errori commessi, in modo da cercare di non commetterli più».
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