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L'ultima assurda teoria del complotto su Kirk che tira in ballo gli ebrei
15-09-2025, 09:47
Viviamo in un'epoca dominata da internet. Questo mezzo riserva tante sorprese, a volte positive altre meno. Le notizie corrono veloci, a volte in maniera incontrollata. Ognuno, si sa, ha possibilità di diffondere le proprie idee, anche le più discutibili. L'ultimo caso, in ordine cronologico, che sta suscitando clamore riguarda l'assassinio dell'attivista conservatore Charlie Kirk durante il comizio nell'università dello Utah. Perché immancabilmente sono divampate teorie cospirazioniste sull'accaduto. Si è discusso a lungo, sui social, dei movimenti ritenuti “sospetti” di due uomini pochi secondi prima dello sparo. Qualcuno ci ha visto dei segnali per il killer. Mentre oltre 10mila post accusano Israele della morte di Kirk. Come evidenzia il Corriere della Sera, nonostante il più volte dichiarato sostegno dell'attivista vi è una teoria molto diffusa riguardo il fatto che si sia complottato per ucciderlo “perché gli ebrei sospettavano che alla fine gli avrebbe ‘voltato le spalle'”, scrive l'organizzazione non governativa Anti-Defamation League che denuncia l'attività antisemita. Ma c'è di più. Perché a tempo di record è stato pubblicato un libro, intitolato L'uccisione di Charlie Kirk, sulla morte dell'attivista. A scriverlo è stata la sconosciuta autrice Anastasia J. Casey. C'è chi ha interpretato la pubblicazione come un indizio che qualcuno era a conoscenza dell'attentato. L'opera, però, è stata portata a termine in modo frettoloso con l'AI. Amazon si è affrettata a togliere il libro dal catalogo. I social media non sono il male. Sono solo uno strumento a disposizione delle persone. È come queste le usino che può essere sbagliato. Il governatore repubblicano dello Utah Spencer Cox ci va giù duro: “I social media sono un cancro della nostra società. Vorrei incoraggiare le persone a disconnettersi, toccare l'erba, abbracciare un familiare, uscire e fare del bene”. Su piattaforme come X, TikTok, YouTube e Telegram chiunque ha potuto rivivere il momento in cui il proiettile ha raggiunto il collo di Kirk. Un video agghiacciante. A disposizione di tutti. Il filmato sta generando un'ondata di rabbia e odio difficili da fermare. Da una parte e dall'altra. C'è chi esulta per il “colpo” inferto al popolo “Maga”, chi incolpa le idee della “sinistra assassina” e anche chi osanna Kirk. Tanto che dopo la morte dell'attivista conservatore, i suoi account stanno registrando un fortissimo aumento di follower. Ripercussioni si avvertono anche nella realtà. Un dipendente dei servizi segreti è stato sospeso dopo aver scritto su Facebook che Kirk ha “diffuso odio e razzismo”. I dipartimenti dell'istruzione di Florida e Oklahoma hanno avvertito che puniranno gli insegnanti che hanno espresso online commenti positivi sull'omicidio.
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