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Mamdani con la Sinistra voleva fermare gli aiuti umanitari agli ebrei in Palestina
Oggi 05-11-25, 19:08
In qualità di deputato dello Stato di New York Zohran Mamdani aveva promosso una proposta di legge che vietava alle organizzazioni non profit di "sostenere le attività di insediamento israeliane" in Cisgiordania. La proposta "Not On Our Dime" ("Non a nostre spese") non è stata approvata dall'assemblea ma ora gli ebrei che vivono nella Grande Mela si chiedono se cercherà di promuovere una misura simile come sindaco. A rivelare la notizia è il quotidiano The Times of Israel, che ricostruisce la storia e gli obiettivi di quel disegno di legge. Più di 1.150 rabbini negli Stati Uniti, tra cui centinaia a New York, hanno firmato una lettera in cui avvertono che gli ebrei sarebbero privati della loro "sicurezza e dignità" se l'antisionismo fosse "normalizzato" nei palazzi del potere della città. Nel maggio 2023, scrive il quotidiano israeliano, "Mamdani ha presentato la legge per porre fine al finanziamento da parte di New York della violenza dei coloni israeliani". "Le organizzazioni benefiche e non profit che ricevono sussidi dai contribuenti non dovrebbero sostenere la violazione del diritto internazionale", affermò all'epoca il giovane deputato del Partito democratio. Il provvedimento puntava a modificare la legge statale sulle organizzazioni non-profit per "vietare alle società senza scopo di lucro di impegnarsi in attività di supporto non autorizzate alle attività di insediamento israeliane". Mamdani disse che ciò "avrebbe bloccato il flusso di circa 60 milioni di dollari all'anno dalle organizzazioni benefiche con sede a New York agli insediamenti considerati illegali". E definiva il "sostegno non autorizzato alle attività di insediamento israeliane" come "favoreggiamento" alla violazione delle Convenzioni di Ginevra del 1949 da parte di Israele o dei suoi cittadini". "Secondo il disegno di legge - riporta The Times of Israel - ciò includeva il trasferimento illegale di israeliani nei "territori occupati" (definiti come Cisgiordania e Gerusalemme Est)". Mamdani "non ha dichiarato se ritenesse che il "sostegno non autorizzato" dovesse estendersi agli aiuti umanitari per gli israeliani nelle aree interessate". Era previsto inoltre che "coloro che avessero speso almeno un milione di dollari in violazione delle leggi avrebbero potuto essere citati in giudizio, multati dal Procuratore Generale dello Stato e quindi, perdere l'esenzione fiscale. Anche i palestinesi e altri soggetti che avessero dichiarato di essere stati danneggiati da una violazione avrebbero potuto citare in giudizio le organizzazioni non profit". "Not On Our Dime" è nata da una campagna promossa delle ong "di Sinistra come il Center for Constitutional Rights, la Us Campaign for Palestinian Rights, l'Adalah Justice Project e Jewish Voice for Peace". Mamdani, scrive ancora il giornale ebraico, "ha dichiarato al Jewish Press di aver incontrato quei gruppi prima di proporre la legge". E ancora: "Non esisteva alcun precedente per un provvedimento che mirasse a impedire alle organizzazioni benefiche statunitensi di finanziare gli insediamenti israeliani. Diversi stati, tra cui New York, hanno approvato misure che assumevano una posizione opposta sul conflitto israelo-palestinese, punendo le organizzazioni che boicottavano Israele. Andrew Cuomo ha attuato una di queste politiche in qualità di governatore di New York". I sostenitori della legge hanno affermato che avrebbe tagliato un'importante fonte di finanziamento per "le ong che cacciano i palestinesi dalle loro case e sostengono gli estremisti violenti". Tra il 2009 e il 2013, donatori privati hanno inviato oltre 220 milioni di dollari agli insediamenti in Cisgiordania attraverso una cinquantina organizzazioni no-profit esenti da imposte, secondo un'inchiesta realizzata dal quotidiano Haaretz.
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