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Manovra, si allungano i tempi e Giorgetti: "Su oro principio politico importante"
Oggi 12-12-25, 20:45
"Ci sono state grandi discussioni intorno a un principio che riteniamo essere elementare: l'oro che è posto a garanzia della moneta, prima della lira e oggi dell'euro, appartiene di fatto al popolo italiano. Naturalmente è gestito dalla banca centrale. Ho visto cose abbastanza suggestive, un giornalista ha chiesto a Dombrovskis se lo potevamo usare per ridurre il debito, ma nessuno ha mai proposto questo. Ho chiarito direttamente a Christine Lagarde, governatrice Bce, che questo principio politico era giusto che venisse codificato nelle leggi italiane". Alla kermesse di Fratelli d'Italia il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, sposa in pieno la linea del partito della premier e rivendica il risultato: "Lagarde ha detto che capiva perfettamente questo - ha spiegato il ministro - naturalmente rivendicava le prerogative che i trattati pongono in capo alla Bce, ma non poteva negare che l'oro non è di proprietà della Bce né della Banca d'Italia: è gestito e detenuto da loro per finalità di stabilità monetaria ma è un patrimonio che appartiene al popolo italiano". La modifica potrebbe arrivare già domani, con una riformulazione del governo all'emendamento del capogruppo di FdI Lucio Malan. "Penso che tra le questioni importanti e simboliche che ci ricorderemo di questa esperienza di governo, ribadire con l'assenso della Bce che le riserve auree del popolo italiano appartengono al popolo italiano, credo che anche questo può essere un ulteriore elemento di soddisfazione" ha rivendicato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari. Intanto sul piano parlamentare, si allungano ancora i tempi: in Senato si dovrebbe entrare nel vivo solo domenica notte. Ancora da comporre l'intero quadro delle modifiche. È in arrivo, ha garantito il viceministro Maurizio Leo, l'imperammortamento triennale invocato dalle imprese: "Parte dal 2026, poi si estende per 2027 e 2028. Arriveremo a settembre del 2028, quindi un triennio. È uno degli emendamenti su cui si sta lavorando", ha spiegato. Ieri il governo ha consegnato dieci emendamenti e una parte del cosiddetto mini-maxiemendamento, con le riformulazioni su alcuni dei temi più caldi politicamente, dalla tassazione sui dividendi alla cedolare secca sugli affitti brevi. C'è anche l'aumento al 12,5% dell'aliquota relativa alla polizza Rc auto per gli infortuni al conducente, una spinta alla previdenza complementare, con la deducibilità che sale a 5.300 euro. La "razionalizzazione" delle spese farà perdere alla Rai 10 milioni l'anno per tre anni. Un "taglio" su cui i consiglieri di amministrazione della Rai "esprimono preoccupazione", sottolineando che "una ulteriore riduzione delle risorse per la Rai avrebbe comunque ripercussioni sulla capacità produttiva e sulla possibilità di competere sul mercato, in particolare per quanto riguarda i grandi eventi". Arrivano invece risorse per lo sport: per far fronte alle esigenze di carattere logistico necessarie allo svolgimento delle competizioni sportive olimpiche e paralimpiche di Milano-Cortina 60 milioni in più per il 2026. Arrivano anche 30 milioni in più nel 2026: risorse che andranno a Sport e Salute, 20 milioni sono da destinare alle federazioni sportive. A partire dal 2027 le risorse salgono a 40 milioni, di cui 10 milioni per il Coni. Modifiche su cui si aprirà il dibattito in commissione. È stato fissato all'unanimità dalla commissione - andando oltre il regolamento - un termine per i subemendamenti sulle riformulazioni già depositate. "E' di fatto - sottolinea il capogruppo del Pd in commissione Daniele Manca - dell'unico percorso vero che il Parlamento ha per modificare la legge di Bilancio. In altri casi interviene il governo correggendo il governo". La prossima riunione della commissione è prevista per domenica alle 23, quando partiranno i primi voti. Martedì 16 dicembre, intanto, si riunirà la capigruppo del Senato anche per decidere il calendario per l'approdo in Aula della testo.
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