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Marche e Umbria diventano "Zes". Meloni: opportunità in più per questi territori
Oggi 04-08-25, 12:13
"Abbiamo scelto di dare a questo territorio una opportunità in più: il Consiglio dei ministri di oggi approverà la norma che consente di allargare la Zona economica sociale anche alla Regione Marche e alla Regione Umbria". Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, alla presentazione degli interventi del governo per lo sviluppo delle Marche presso l'Auditorium Orfeo Tamburi di Ancona. "Siamo qui oggi per compiere insieme un altro passo avanti in questo cammino - ha aggiunto Meloni -. consapevoli del fatto che viviamo in una fase particolarmente complessa della storia recente. Mutamenti che stanno modificando in profondità gli equilibri tra le nazioni, che hanno un impatto diretto sulla vita dei cittadini, sono mutamenti che noi possiamo affrontare solo se saremo capaci di un'accelerazione di quei processi di innovazione e di ammodernamento del tessuto istituzionale e produttivo che per troppo tempo in Italia si sono scontrati con ostacoli, freni, vecchie prassi e cattive abitudini". "E allora abbiamo scelto di dare a questo territorio e alla sua innata vocazione produttiva, alla sua gloriosa tradizione industriale e artigianale, un'opportunità in più: il Consiglio dei Ministri di oggi approverà la norma che consente di allargare la Zona economica speciale anche alla regione Marche e alla regione Umbria - ha annunciato la premier -. La Zes è uno strumento che nel Mezzogiorno sta dando straordinari risultati, ma noi vogliamo allargare la zona alle regioni qualificate dalle regole europee come regioni in transizione, questo vale per le Marche, vale per l'Umbria. Ho chiamato stamattina anche la presidente Proietti, che pure era molto contenta di conoscere questa notizia. La Zes è uno strumento molto efficace per attrarre investimenti, per aiutare chi investe e crea lavoro, chi produce. Consente di avere una autorizzazione unica per chi investe, vantaggi fiscali, è sostenuta da una governance unitaria e coordinata che garantisce velocità e permette di valorizzare le specificità territoriali, massimizzare l'efficacia delle altre risorse che si mettono a disposizione, penso al Pnrr e ai Fondi di coesione". "Estendere questo meccanismo alle Marche e all'Umbria ci permette di completare il disegno che abbiamo avviato lo scorso anno che si è rivelato particolarmente vincente - ha concluso Meloni -. Abbiamo lavorato per potenziare, rafforzare e estendere questa strategia alle altre regioni in transizione offrendo uno strumento innovativo, efficiente per attrarre nuovi capitali, per creare crescita, per creare occupazione. Sono certa, conoscendo bene questo territorio, che i marchigiani con la loro creatività, con il loro dinamismo e loro intraprendenza sapranno utilizzare al meglio le potenzialità che sono offerte da questo nuovo strumento". "Vogliamo ringraziare il Governo perché da oggi inizieremo a scrivere una nuova pagina", ha detto il governatore della Regione Marche dal palco della Mole Vanvitelliana di Ancona per l'evento dedicato agli interventi del Governo per lo sviluppo delle Marche. Presenti all'auditorium Venturi oltre alla presidente del Consiglio dei ministri, il vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Antonio Tajani e in collegamento il vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini. "Abbiamo accellerato sulla Guinza, sulla Salaria e sulla Pedementona attesa da decenni nella nostra regione che prelude il collegamento tra il maceratese e l'ascolano così come il fabrianese e Urbino - ha aggiunto Acquaroli -. La nostra Giunta ha lavorato al salvataggio con 8 milioni di euro all'interporto, al rilancio del porto e dell'aeroporto dove oggi possiamo volare regolarmente. Questo era sull'orlo del fallimento e lo scorso anno ha chiuso invece tra i 10 per crescita". Acquaroli ha ricordato la rete ferroviaria: "Grazie al Governo per la nomina del Commissario, con la linea adriatica e l'alta velocità potremmo superare il Medioevo infrastrutturale per dare competitività ai nostri giovani e alle imprese". "Nel 2018 siamo stati inseriti come Regione in transizione. Con noi siamo ripartiti. Ma qui nessuno si sente in transizione, né i giovani, né le imprese né i marchigiani. In questi anni i territori sono stati dimenticati da alcuni Governi, come con Banca Marche quando che non è stata salvata", ha aggiunto Acquaroli.
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