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Marche: scontro diretto in tv Acquaroli-Ricci su sanità ed economia
Oggi 25-09-25, 20:56
Alla vigilia del voto nella 'Ohio d'Italia' il mezz'ora di faccia a faccia su Sky Tg24, dalle rispettive sedi elettorali, ha messo in evidenza i punti e le priorità di Francesco Acquaroli (FdI) e Matteo Ricci (Pd). In comune hanno un obiettivo: arrivare al sesto piano di Palazzo Raffaello e guidare le Marche per 5 anni. La campagna elettorale si gioca ancora e nell'ultimo giorno (il 26 settembre) il meloniano ospiterà il ministro alla sanità Orazio Schillaci alla Mole Vanvitelliana di Ancona ma ci saranno due visite dal Governo: Matteo Salvini prima a Filottrano e poi alle 9.45 al Porto nel cantiere alla Banchina 27. Mentre Francesco Lollobrigida alle 17 sarà a Jesi. L'ex sindaco di Pesaro girerà la regione a bordo di un treno regionale: da San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno) alle 12, passando per la stazione di Civitanova Marche - Montegranaro (Macerata) alle 13.30, poi Falconara (Ancona) alle 15.30 e infine Pesaro alle 18.15. Sul convoglio incontrerà la stampa e i cittadini. Le Marche, al di là del peso che ogni leader politico gli attribuisce sui futuri assetti nazionali, apriranno il voto per le Regionali 2025 assieme alla Valle d'Aosta questo fine settimana. Tra temi più locali a quelli di interesse generale entrambi hanno dato la loro visione, a iniziare dal fine vita. "Un tema molto importante che richiama anche la singola coscienza e la sensibilità per ogni individuo. Non appartiene a un partito o a una coalizione, ritengo debba essere affrontato a livello nazionale". Lo ha detto Francesco Acquaroli mentre Matteo Ricci: "La vita è sacra, ma noi dobbiamo essere molto rispettosi della sofferenza, soprattutto di quella estrema e insostenibile. Penso che serva una legge sul fine vita e se il Governo nazionale non la farà le Regioni devono fare la loro parte". E da qui la sanità, Ricci ha rimarcato come "150mila marchigiani non si curano. Faremo una battaglia con le altre Regioni, andando a Roma". Il governatore uscente ha ricordato la "drammatica" situazione trovata: "Abbiamo potenziato le prestazioni e Ancona è il miglior ospedale pubblico d'Italia negli ultimi 3 anni". Ricci ha replicato: "Acquaroli ha imbarcato nella sua coalizione Gian Mario Spacca, protagonista degli ultimi 20 anni nella politica marchigiana, non può dare la colpa a chi c'era prima". Acquaroli ha replicato: "La mancata programmazione non è inerente alla politica regionale. Siamo consapevoli delle criticità e stiamo mettendo i territori al centro". Poi l'economia e il futuro. Ricci non ha avuto mezzi termini: "L'economia marchigiana è ferma, lo ha certificato anche ieri anche la Cgia di Mestre che ha messo il reddito procapite delle Marche per la prima volta sotto la media nazionale. Se il Governo è venuto in tutta fretta a presentare la Zes vuol dire che l'economia va male". Acquaroli non ci sta e ha ribattuto: "Abbiamo raccolto una Regione rassegnata, umiliata e scoraggiata da tante vicende dove prima il Governo nazionale non era riuscito a difendere. Il fallimento di Banca Marche, la cessione di Indesit a Whirlpool, la mancata assistenza alle popolazioni dopo l'alluvione del 2014". Cosa fare in caso di non vittoria: abbandonare l'emiciclo di Palazzo Leopardi oppure rimanerci all'opposizione? Acquaroli: "Ho dimostrato l'interesse, mi sono dimesso dal Parlamento per fare il presidente". Mentre Ricci: "Non mi sto ponendo il problema perché sta crescendo un'onda di cambiamento e siamo sempre più sicuri della vittoria".
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