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Matteo Franzoso, morto lo sciatore azzurro 25enne: trauma cranico fatale
Ieri 15-09-25, 20:59
Non ce l'ha fatta Matteo Franzoso. Il 25enne sciatore della Nazionale non ha superato le conseguenze del trauma cranico e del conseguente edema cerebrale che si era creato dopo la caduta avvenuta sabato scorso, durante un allenamento sulla pista di La Parva, a 50 km da Santiago del Cile. Lo hanno comunicato i sanitari locali alla commissione medica Fisi al presidente federale Flavio Roda. Le condizioni di Franzoso, che avrebbe compiuto 26 anni domani, sono apparse subito gravi. Durante l'allenamento era caduto sul primo salto del tracciato finendo sbalzato in avanti verso le reti. Raggiunto immediatamente grazie all'elisoccorso, l'azzurro delle Fiamme Gialle, cresciuto sciisticamente al Sestriere, è stato subito ricoverato nel reparto di terapia intensiva e indotto al coma farmacologico. Col passare delle ore, però, il fisico di Franzoso non ha retto ai danni creati dal trauma. Franzoso era arrivato a La Parva il 6 settembre scorso per la sessione di allenamenti sulla neve assieme agli altri velocisti Mattia Casse, Florian Schieder, Guglielmo Bosca, Christof Innerhofer, Benjamin Alliod, Nicolò Molteni, Marco Abbruzzese e Giovanni Franzoni. A loro si era aggiunto anche Dominik Paris. A livello giovanile, Franzoso era stato quarto in discesa ai Campionati Mondiali junior di Narvik, nel 2020. Aveva esordito in Coppa Europa il 13 dicembre 2017, e la sua prima e unica vittoria nel circuito risale al superG del 29 novembre 2021 a Zinal, in Svizzera. Nella stessa stagione, Franzoso aveva fatto il suo esordio in Coppa del mondo, il 17 dicembre, nel superG della Val Gardena. Sono diciassette le sue presenze nel circuito maggiore (11 superG e 6 discese), nelle quali ha fatto registrare il 28/o posto nel superG di Cortina d'Ampezzo del 28 gennaio 2023 quale miglior risultato. Sempre nel '23 aveva vinto il titolo italiano nella combinata. L'ultima partenza in Coppa risale alle gare norvegesi di Kvitfjell dello scorso marzo. "È una tragedia per la famiglia e per il nostro sport- le parole di Roda- un dramma che ci riporta allo stato d'animo di poco meno di un anno fa, quando scomparve Matilde Lorenzi. È assolutamente necessario fare tutto il possibile perché non si ripetano più episodi del genere. In questo momento triste e doloroso voglio dire a tutti gli atleti e tecnici, di tutti gli sport, che la Federazione è al loro fianco e che troveranno tutto il supporto necessario. Chiedo il massimo del rispetto per la famiglia di Matteo, alla quale staremo vicini per tutto quanto sarà necessario".
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