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Maxi-multa alla politica cha ha sparato alla Madonna: "Fede ridicolizzata"
Oggi 21-07-25, 12:57
In Svizzera la Procura cantonale ha promosso l'accusa nei confronti della consigliera comunale zurighese Sanija Ameti per perturbamento della libertà di credenza e di culto. La 33enne era balzata agli onori della cronaca per aver sparato ad un'effigie raffigurante Gesù bambino e Maria. Stando all'atto d'accusa pubblicato quest'oggi, il pubblico ministero chiede una pena pecuniaria di 100 aliquote giornaliere da 100 franchi, sospesa con la condizionale, nonché una multa di oltre 2.500 franchi. Ameti aveva postato lo scorso settembre su Instagram delle foto che la ritraevano con una pistola durante delle esercitazioni di tiro, oltre a un'immagine di Cristo e Maria crivellata di colpi. La politica e copresidente di Operazione Libero si era poi scusata e aveva rimosso i contenuti, ma questo non era bastato per fermare il polverone mediatico. L'avvocata, classe 1992, "ha ridicolizzato la fede cristiana, sminuendola inutilmente e mancandole di rispetto in modo offensivo, con un potenziale pericolo per la pace religiosa", si legge nell'atto d'accusa. "Si presume che attraverso la diffusione sulle reti sociali", Ameti "sia stata consapevole dei rischi ai quali incorreva", viene precisato.
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