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Maxi operazione russa per rinnovare l'arsenale nucleare: i documenti della paura
Ieri 29-05-25, 18:54
Un'imponente operazione di rinnovamento delle infrastrutture militari nucleari è in corso in Russia. A rivelarlo è un'inchiesta congiunta condotta dal centro investigativo danese Danwatch e dalla rivista tedesca Der Spiegel, che ha sollevato il velo su un progetto di ammodernamento senza precedenti dei silos sotterranei che custodiscono i missili balistici intercontinentali con testate atomiche. Le scoperte si basano sull'analisi di oltre due milioni di documenti relativi a contratti stipulati dal Ministero della Difesa russo, emersi a seguito di un grave attacco informatico ai danni del sistema di sicurezza digitale di Mosca. Secondo quanto riportato dal portale indipendente Meduza, i file sono stati ottenuti “utilizzando diverse tecnologie digitali, tra cui una rete di server situati in Russia, Kazakistan e Bielorussia”. Il materiale svela una rete di nuovi siti per l'armamento nucleare, in molti casi frutto di demolizioni totali e ricostruzioni integrali. Non solo silos: nei documenti si fa riferimento alla costruzione di centinaia di nuove caserme, torri di sorveglianza, centri di comando, depositi e una rete complessa di gallerie sotterranee estese per chilometri. A colpire è anche il livello di dettaglio contenuto nei documenti trapelati. Sono elencati materiali da costruzione – acciaio, sabbia, cemento, mattoni – ma anche specifiche tecniche su impianti idrici, sistemi di ventilazione, riscaldamento, reti elettriche e persino l'ubicazione esatta delle telecamere di sorveglianza da installare negli edifici. Tra le misure di sicurezza descritte figurano “tre imponenti linee di recinzioni elettrificate lungo il perimetro esterno dei siti militari, sensori di attività sismica e radioattività, porte e finestre resistenti alle esplosioni e sistemi di allarme dotati di interruttori magnetici e sensori a infrarossi”. Un apparato pensato non solo per proteggere l'arsenale, ma per trasformare i siti in veri e propri bunker autosufficienti, potenzialmente abitabili anche in caso di conflitto nucleare. Secondo gli esperti militari europei citati nell'indagine, diversi complessi – tra cui quello di Yasny – sono stati equipaggiati con i micidiali sistemi missilistici Avangard. Come sottolinea Der Spiegel, l'Avangard è “capace di colpire qualunque città al mondo in meno di 30 minuti” e possiede la straordinaria capacità di modificare la propria traiettoria durante il volo. Soprannominato “Meteorite” per la sua potenza distruttiva, il missile è costruito con materiali che sopportano temperature superiori ai 2.000 gradi Celsius, raggiunte grazie alla velocità ipersonica con cui attraversa l'atmosfera. Le forze armate russe sostengono che sia in grado di viaggiare “27 volte oltre la velocità del suono”, trasportando una testata nucleare con una potenza fino a 2 megatoni. Manovre che fanno davvero paura all'Occidente.
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