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Meloni inchioda il M5S sulla libertà di stampa: "Muti quando censure e minacce arrivano a giornalisti non di sinistra" | GUARDA
Ieri 22-10-25, 16:43
Una dei punti cardine della democrazia. Essenziale per far conoscere, ai cittadini, ciò che sta accadendo nel mondo. Per offrire una analisi, rigorosa e puntuale, degli avvenimenti. La libertà di stampa è un tema così importante che non può essere utilizzato, a proprio piacimento, dalla classe politica. Alla bisogna. Questa mattina il premier Giorgia Meloni, stanca dei ripetuti attacchi del Movimento Cinque Stelle, ha risposto in modo puntuale agli esponenti del partito fondato da Beppe Grillo. L'attentato a Sigfrido Ranucci è stato usato, in questi giorni, come pretesto per l'ennesimo attacco al governo. Un non detto davvero intollerabile, una sorta di accusa (mai diretta ed esplicita, ma in ogni caso intollerabile), seconda la quale quella bomba sarebbe indiretta conseguenza delle critiche a certi servizi di Report. "Non ho problemi a esprimere di nuovo in quest'aula la mia solidarietà a Ranucci, dopodiché quello della libertà di stampa è un tema molto serio, ma che va affrontato con equilibrio e obiettività che mi sembra un po' manchino da parte di alcuni". Così Giorgia Meloni, replicando in Senato nell'ambito delle comunicazioni in vista del Consiglio Ue, rispondendo alla senatrice M5S Alessandra Maiorino. Meloni ha sottolineato l'enorme differenza, anche nella solidarietà da offrire, quando certe minacce giungono ai giornalisti prossimi all'universo progressista e quando a un quotidiano come il nostro. "Non ricordo - ha aggiunto il presidente del Consiglio - mobilitazioni quando il direttore del Giornale Alessandro Sallusti fu arrestato in redazione per scontare una condanna ai domiciliari, o quando Tommaso Cerno e Daniele Capezzone hanno ricevuto minacce di morte. Nessuna reazione neanche quando Tommaso Cerno è stato escluso da una audizione ufficiale sulla libertà di stampa organizzata al Parlamento europeo dal M5S. Non voglio tornare a quando Beppe Grillo invocava i tribunali del popolo contro alcuni giornalisti sgraditi, o quando diceva 'vi mangerei per il gusto di vomitarvi'. Mi chiedo se sia possibile prendere lezioni di libertà di stampa dal M5S che oggi scende in piazza per difenderla e ieri stilava le liste di proscrizione per i giornalisti che non piacevano". IL VIDEO DELL'INTERVENTO DI MELONI IN SENATO
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