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Meloni riparte da Regionali e riforme. Si apre il cantiere Manovra: la strategia
31-08-2025, 19:46
L'incontro tra i leader del centrodestra sulle elezioni Regionali (che dovrebbe essere in agenda giovedì, insieme al Consiglio dei ministri) e quello "promesso" dalla premier Giorgia Meloni a Roberto Calderoli per accelerare sull'autonomia, sempre alla presenza dei vice Antonio Tajani e Matteo Salvini; la complicata situazione internazionale; il cantiere della manovra da aprire; il calendario dei lavori di Camera e Senato da definire. Con l'inizio di settembre la politica si prepara a sciogliere i nodi rimasti sul tavolo da prima delle vacanze. La presidente del Consiglio per farlo ha deciso di rinviare il viaggio previsto nell'Indopacifico e seguire tutti i dossier da palazzo Chigi. Sarà lei, assicura chi a livello locale segue le varie partite, a decidere come finirà la querelle per il dopo Luca Zaia in Veneto. Se "concedere" con "un atto di grande generosità", come sintetizzano i suoi, la guida della Regione alla Lega o far valere i numeri di Fratelli d'Italia. In Campania e Puglia Meloni e i vice potrebbero trovare l'accordo su alcuni candidati civici, con il prefetto di Napoli Michele Di Bari che viene dato tra i più papabili per sfidare Roberto Fico. C'è poi tutto il capitolo riforme. Meloni dal palco del Meeting di Rimini ha assicurato di voler andare avanti sia sul premierato che sulla separazione delle carriere dei magistrati. Entrambi i provvedimenti sono attesi alla Camera. Il primo, arrivato dalla seconda lettura dal Senato, però non è ancora stato inserito nel calendario dei lavori di Montecitorio, mentre la riforma della giustizia dovrà ripartire dalla commissione di riferimento. Sarà la conferenza dei capigruppo in programma per mercoledì 10 settembre a definire tempi e priorità. Nel corso di questa settimana, infatti, a lavorare sarà solo la commissione Cultura, impegnata con le audizioni sul ddl sul consenso informato nelle scuole. A rientrare dalle vacanze, poi, nella giornata di mercoledì, saranno i componenti dell'ufficio di presidenza della Giunta per le autorizzazioni. Il presidente Devis Dori li ha convocati per programmare le attività e le audizioni sul caso del rilascio del libico Almasri che vede la richiesta di autorizzazione a procedere da parte del Tribunale dei ministri per Carlo Nordio, Matteo Piantedosi e Alfredo Mantovano (relatore sarà il deputato Pd Federico Gianassi). Martedì 9 settembre è in programma, invece, l'ufficio di presidenza della commissione d'inchiesta sul femminicidio. La presidente Semenzato e i commissari si sono sentiti negli ultimi giorni e "trasversale" dopo quanto emerso negli ultimi giorni, viene assicurato, è la volontà di concludere l'indagine sui siti sessisti entro fine anno. "E' importante fornire un monitoraggio anche in vista delle diverse proposte di legge che sono state depositate (FI chiederà già martedì di calendarizzare in commissione a palazzo Madama sul ddl contro i reati informatici, ndr)- spiega la deputata di Nm- La commissione può essere il luogo in cui fare sintesi, anche perché alcune norme ci sono ma vanno attualizzate. Non è che non ci siano i reati e le pene". In Senato le opposizioni hanno inviato ieri una lettera a Ignazio La Russa per chiedere la convocazione di una sessione parlamentare per un confronto con la presidente del Consiglio Meloni, il ministro degli Esteri Tajani e il titolare degli Affari Europei Foti sui principali dossier internazionali, a partire da Ucraina e Mediorient: il presidente li incontrerà martedì per fare il punto sulla programmazione. Allo stato attuale i lavori dell'Aula riprenderanno ufficialmente il 10 settembre con l'esame del decreto su Agenas, mentre scadrà il 12 il termine per la presentazione degli emendamenti per la rottamazione quinquies in commissione Finanze. Tutta ancora da giocare, poi, la partita manovra. Il Documento Programmatico di Bilancio va mandato a Bruxelles entro metà ottobre, mentre a fine settembre, dopo l'ultimo aggiornamento Istat sui conti pubblici si dovrà mettere nero su bianco la vecchia Nadef. Anche in questo caso le distanze politiche in maggioranza non mancano: insiste sul taglio dell'Irpef e su misure per gli stipendi più fragili FI, che invece boccia l'idea della Lega sugli extraprofitti alle banche. Punta sulle pensioni il Carroccio, mentre la premier punta sul ceto medio. Non solo centrodestra, però. Anche le opposizioni tornano a lavoro con qualche grana da risolvere, come quelle che riguarda la candidatura di Antonio Decaro in Puglia, bloccata dalla volontà di candidatura degli ex governatori Michele Emiliano e Nichi Vendola. Mercoledì prossimo, in occasione della festa nazionale di Avs, si ritroveranno sul palco del Monk, a Roma, Elly Schlein, Giuseppe Conte, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni. Anche a sinistra ai leader il compito di trovare una quadra.
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