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Minzolini e il caso Almasri: “Andava messo il segreto di Stato”. La novità senza precedenti
04-02-2025, 16:29
Vicenda senza precedenti: Augusto Minzolini analizza il caso Almasri e sottolinea i punti anomali della discussione parlamentare e non. Ospite di Tagadà e Tiziana Panella su La 7, il giornalista lo esamina rilevando un aspetto singolare sull'informativa alla Camera dei ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi: “È una vicenda che non ha un precedente – esordisce Minzolini – perché per la prima volta io credo che siano due ministri in tandem a rispondere sulla stessa materia”. Sul rilascio del generale libico per il giornalista sarebbe stato meglio se a intervenire fosse stata la premier Giorgia Meloni perché, come spiega, “a quel punto aveva una responsabilità generale dell'azione del governo”. Minzolini torna anche sul tema segreto di Stato: “Penso che su questo tema probabilmente sarebbe stato subito meglio apporre il segreto di Stato, perché è tipico di questa vicenda qua. Tipico del rapporto che noi abbiamo avuto con la Libia, tipico della situazione della Libia in questo momento e tipico, per entrare nel merito, dei rapporti che abbiamo avuto dal 2015”. Incalzato da Panella sulla questione, Minzolini chiude il suo ragionamento: “Se noi andiamo a parlare di questo e non teniamo conto del quadro generale – sottolinea – quando tu lo metti in piazza e non riesci poi a spiegarlo, anche l'etica diventa relativa. Noi spieghiamo quello che abbiamo dovuto fare che però non è spiegabile con le parole delle regole, perché purtroppo è ragione di Stato”.
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