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"Nessun legame" tra i cinque turchi fermati a Montefiascone e i due armati di Viterbo
05-09-2025, 08:57
Nessun collegamento è emerso tra le cinque persone di origine turca fermate ieri sera dalla polizia a Montefiascone "con i fatti precedenti". È quanto si apprende oggi sulle indagini serrate che hanno portato nei giorni scorsi all'arresto di due turchi in un B&B di Viterbo e con le quali si cerca di definire i contorni di un giallo da film. I cinque soggetti, condotti ieri sera in questura a Viterbo e sentiti dagli agenti, non avrebbero alcun legame con i due individui affiliati alla criminalità turca e arrestati a poche ore dall'inizio della festa della Macchina di Santa Rosa perché trovati in possesso di una pistola semiautomatica e una mitraglietta d'assalto cariche e pronte all'uso. La notizia arriva dopo che le forze dell'ordine hanno iniziato a fare chiarezza sui due turchi, sconosciuti alle autorità italiane e privi di qualsiasi iscrizione anagrafica, che sono stati individuati e bloccati mercoledì all'interno in una struttura ricettiva situata nei pressi della salita di Santa Rosa, poche ore prima dell'inizio dei festeggiamenti. La Digos, la Squadra Mobile e i Ros, coordinati dalla procura di della Repubblica di Viterbo, stanno provando a fare luce sulla possibilità che i due stessero progettando un'azione criminale, anche se al momento non è emersa alcuna pista legata a fenomeni di matrice terroristica, bensì solo quella legata a un presunto commercio illegale di armi. La Procura di Viterbo ha aperto un'indagine con l'accusa di traffico di armi, mentre vengono approfonditi i possibili legami con organizzazioni malavitose riconducibili alla cosiddetta 'mafia turca', già oggetto lo scorso anno di una maxi operazione nel territorio viterbese, che faceva capo a un boss finito in manette. La notizia dell'arresto dei due uomini armati ha generato panico tra autorità e cittadini. Nonostante il clima di allerta, l'evento si è svolto però regolarmente, grazie a un imponente rafforzamento delle misure di sicurezza, con la presenza in piazza dei reparti speciali antiterrorismo di polizia e carabinieri. La sindaca di Viterbo, Chiara Frontini, ha dichiarato in una nota: "È stata una delle decisioni più difficili da prendere".
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