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"No alla libertà condizionale", giudici lasciano in carcere Chico Forti
Oggi 23-09-25, 14:30
Chico Forti resta in carcere. Il tribunale di sorveglianza di Verona ha respinto la richiesta per ottenere la libertà condizionale presentata dai suoi legali lo scorso 17 settembre. L'avvocato Carlo Dalla Vedova ha annunciato che contro il provvedimento sarà valutato il ricorso in Cassazione. L'imprenditore trentino era stato condannato all'ergastolo nel 2000 negli Stati Uniti per l'omicidio di Dale Pike, ma sono enormi i dubbi sulla sentenza di condanna costruita su elementi indiziari per un delitto per il quale Forti si è sempre professato innocente. Dopo il trasferimento in Italia grazie al lavoro del governo Meloni, Forti da oltre un anno sta scontando la pena nel carcere di Montorio, a Verona. La liberazione condizionale sarebbe stata possibile perché Forti, 66 anni, ha trascorso in carcere più di 26 anni, requisiti minimi richiesti dalla legge in caso di condanna all'ergastolo. Ma i giudici veronesi hanno detto no. "Dopo 27 anni di carcere, ci speravamo", afferma Gianni Forti, zio di Chico. Come detto i legali di Forti hanno annunciato ricorso in Cassazione. Forti è detenuto nell'istituto di Montorio da sedici mesi e, secondo lo zio, "ha avuto una condotta irreprensibile. Secondo la legge italiana avrebbe diritto alla libertà condizionale".
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