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Nuovo scambio di prigionieri. Pioggia di droni su Kiev
Ieri 24-05-25, 21:53
Come da accordi, Russia e Ucraina hanno proseguito lo scambio di prigionieri iniziato venerdì, liberando 307 militari a testa. Il rilascio riflette quanto deciso una settimana fa a Istanbul da funzionari di Mosca e Kiev nella formula di "1000 per 1000" e dovrebbe concludersi domenica 24. "Altri 307 militari russi sono stati rimpatriati dal territorio controllato dal regime di Kiev. In cambio, sono stati trasferiti 307 prigionieri di guerra delle Forze Armate ucraine", ha fatto sapere il ministero della Difesa russo in una nota, precisando che i propri soldati liberati sarebbero stati sottoposti alle prime cure in Bielorussia, prima di rientrare in patria. "Altri 307 difensori ucraini sono tornati a casa", ha confermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un post sui social, "oggi è il secondo giorno dello scambio "1000 per 1000", concordato in Turchia. Solo in questi due giorni sono già state restituite 697 persone. Domani ci aspettiamo che si continui". Il finora riuscito scambio di prigionieri è la dimostrazione per la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova "di come il nostro Paese si comporta sulla scena mondiale e smentisce completamente le argomentazioni dell'intera comunità liberale occidentale, secondo cui la Russia non vorrebbe i negoziati e non sarebbe pronta". Il rispetto dell'accordo non ha però fermato gli attacchi aerei russi sull'Ucraina. Nella notte tra venerdì e sabato sono stati lanciati contro Kiev 14 missili balistici russi Iskander-M/KN-23 e 250 droni d'attacco Shahed in uno dei raid più grandi dall'inizio della guerra contro la capitale. Almeno 6 missili e 245 droni sono stati intercettati, ma i detriti caduti hanno ferito almeno 15 persone. L'allerta aerea è durata per più di 7 ore, mentre i civili cercavano riparo nei tunnel della metropolitana. "Con ogni attacco di questo tipo, il mondo diventa più convinto che la causa del protrarsi della guerra risieda a Mosca", ha commentato sui social Zelensky, "è chiaro che occorre esercitare una pressione molto più forte sulla Russia per ottenere risultati e avviare una vera diplomazia. Attendiamo misure sanzionatorie da parte degli Stati Uniti, dell'Europa e di tutti i nostri partner". Oltre alla capitale altre città dell'Ucraina sono state colpite dalle forze armate russe. In totale si contano 13 vittime civili.
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