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Occhi puntati su Istanbul. Putin non andrà, ci sarà Medinsky
Oggi 15-05-25, 07:51
A poche ore dall'inizio dei colloqui diretti tra Mosca e Kiev a Istanbul, il presidente russo, Vladimir Putin ha sciolto la riserva. Non sarà presente. La delegazione è stata resa nota nella tarda serata di ieri dall'agenzia Tass. Alla guida l'assistente presidenziale russo Vladimir Medinsky, il viceministro degli Esteri Mikhail Galuzin, il capo della direzione principale dello Stato maggiore delle Forze armate russe Igor Kostyukov e il viceministro della Difesa Alexander Fomin. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che si recherà in Turchia, sfidando lo zar a fare lo stesso e il suo consigliere, Mykhailo Podolyak, ha chiarito che il leader si siederà al tavolo solo con Putin. Zelensky ha poi dichiarato di essere pronto a «qualsiasi forma di negoziato» per porre fine alla guerra con la Russia. «Abbiamo tenuto diverse riunioni con la squadra per quanto riguarda l'incontro in Turchia. Sto aspettando di sapere chi arriverà dalla Russia e poi stabilirò quali passi l'Ucraina dovrà compiere. I segnali che arrivano dai media non sono ancora convincenti - sostiene il leader ucraino - ma abbiamo anche sentito che il presidente Trump sta considerando la possibilità di essere in Turchia. Quindi questo potrebbe diventare l'argomento più forte. Una settimana può davvero cambiare molto, ma forse tutto questo si sta decidendo ora», ha proseguito Zelensky, che ha poi accusato Mosca di continuare gli attacchi con droni e missili. Un ringraziamento poi «a Sua Santità Papa Leone XIV per le sue sagge parole sulla volontà della Santa Sede di svolgere un ruolo di mediazione per ripristinare la pace globale. Apprezziamo l'acuta dichiarazione del pontefice e ribadiamo il nostro impegno a portare avanti sforzi di pace significativi, tra cui un cessate il fuoco completo e un incontro personale al massimo livello con la Russia». Intanto il presidente Usa, Donald Trump, che si trova in Medioriente, non ha escluso del tutto la possibilità di recarsi lui stesso in Turchia se ci sarà il leader russo. Rispondendo alle domande dei giornalisti a bordo dell'Air Force One, mentre era in volo dall'Arabia Saudita al Qatar, il tycoon ha detto poi di voler inviare al suo posto il segretario di Stato Marco Rubio. «Vladimir Putin vorrebbe che fossi lì, in Turchia, e questa rimane una possibilità». Tutti gli occhi ora sono puntati su Istanbul nella speranza che i colloqui possano porre fine all'invasione su larga scala dell'Ucraina iniziata da Mosca tre anni fa. Sabato Zelensky ha ospitato il presidente francese Emmanuel Macron, il primo ministro britannico Keir Starmer, il cancelliere tedesco Friedrich Merz e il primo ministro polacco Donald Tusk in una dimostrazione di unità. I leader hanno lanciato un appello coordinato per un cessate il fuoco di 30 giorni e il piano ha ricevuto il sostegno dell'Unione Europea e di Trump. Ma Putin ha di fatto respinto l'offerta, proponendo invece di riprendere i colloqui diretti con Kiev a Istanbul «senza precondizioni». Zelensky ha risposto insistendo sul cessate il fuoco e ha detto che avrebbe aspettato Putin in Turchia. Il Cremlino ha definito i colloqui di giovedì come una "ripresa" dei negoziati di pace avviati sempre a Istanbul nel 2022, all'inizio della guerra. I colloqui allora fallirono con Mosca che aveva accusato l'Ucraina e l'Occidente di voler continuare a combattere e Kiev che aveva denuncia
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