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Odio antisemita, scatta la caccia all'influencer: "Sta per arrivare in città". Chi c'è dietro
Oggi 26-08-25, 14:49
Quando si parla di caccia a chiunque sia vicino a Israele non è un'estremizzazione: ecco l'ultimo caso scioccante che vede protagonista Giuseppe Flavio Pagano, che proprio ieri ha lanciato una shitstorm sui social contro un influencer americano andato nella Striscia di Gaza per documentare quanto stesse accadendo e che ha ricevuto un'ondata di insulti e minacce sotto il suo profilo perché Pagano ha chiesto tramite una storia Instagram alla sua community di infamarlo mettendolo alla gogna mediatica: «L'influencer sionista pagato da Israele per diffondere notizie false sulla carestia a Gaza sembra che tra due settimane sarà a Firenze. È un'ospite assolutamente non gradito, chiunque lo riconosca lo chiami “nazista” e lo additi pubblicamente come fiancheggiatore di crimini di guerra. Questa gente che si è posta al di fuori dello steccato dell'umanità non può trovare posto nella civiltà». Ma chi è davvero Pagano? Nel luglio del 2024, il console onorario Marco Carrai aveva chiesto misure serie arrivando a denunciarlo: «Tal Giuseppe Flavio Pagano, che riferisce di lavorare alle biblioteche comunali di Firenze: sui social ha mostrato anche la foto del suo ufficio. Nel suo caso c'è l'ipotesi di incoraggiare la costituzione di un'associazione a fini terroristici». Infatti, come ruolo ufficiale riveste quello di dipendente di una cooperativa rossa, Coop Culture, che lavora per il comune di Firenze, amministrazione targata Pd, che non ha fatto assolutamente nulla per prendere le distanze dal soggetto. La giornalista Elisa Serafini, all'epoca, segnalò tweet e post a carattere potenzialmente antisemita con una mail all'allora sindaco di Firenze e oggi volto del Pd in Europa Dario Nardella, che non ha mai nemmeno risposto alla mail e alle segnalazioni. Pagano è una figura estremamente controversa, pubblicamente sostenuto dai CARC, il Partito dei Comitati di Appoggio alla Resistenza per il Comunismo, e ha scritto anche messaggi pesantissimi contro il Presedente della repubblica Sergio Mattarella chiamato «suddito degli americani e dei sionisti», contro la senatrice a vita Liliana Segre: «lo strano caso degli ebrei “fasci”. Sono rimasto sorpreso il giusto dalla non posizione della senatrice Segre sulla questione Gaza. D'altra parte parliamo di una donna che per anni ha avuto un felice matrimonio con un'esponente dell'MSI, un neofascista. Il suo nome era Luciano Belli Paci. Se una deportata si è sposata con un fascio tutto è lecito, persino che i fatti di Gaza siano un piccolo danno collaterale per la difesa della razza (ebraica)». Poi anche un messaggio inquietante sotto un post del giornalista di Repubblica Maurizio Molinari: «Magari adesso inizieranno a cercare voli in cui ti trovi». Vilipendio al capo dello Stato, minacce, accuse antisemite, frasi come «Anche tagliare teste è stato all'origine della moderna democrazia liberale. Forse dovremmo tornare a questa piccola usanza per riportare un po' di morale tra la classe politica ed intellettuale». Il sindaco di Firenze, Sara Funaro del PD, ha intenzione di prendere le distanze da questo soggetto e dalla cooperativa per cui lavora? Perché non sono stati presi provvedimenti di alcun tipo? Risponderanno o ignoreranno le segnalazioni?
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