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Palazzo Chigi zittisce i deliri di Bayrou: “Accuse infondate, Italia penalizzata dai paradisi fiscali Ue”
Ieri 31-08-25, 21:39
Si accende il botta e risposta tra Francia e Italia sul fronte fiscale. Il primo ministro francese François Bayrou, parlando con i media transalpini, ha ricordato che “il nostro Paese, negli ultimi cinquant'anni, ha firmato 126 convenzioni fiscali con altrettanti Stati esteri. L'articolo fondamentale di questi accordi stabilisce che, se una persona si trasferisce all'estero, è il Paese ospitante a riscuotere le imposte. Come sapete, un trattato internazionale ha un valore superiore alle leggi nazionali”. Bayrou ha poi sottolineato che “per modificarlo bisognerebbe indire referendum, e nel frattempo – purtroppo – assistiamo a un fenomeno crescente: un vero e proprio nomadismo fiscale. Sempre più contribuenti scelgono di stabilirsi altrove, attratti da regimi più vantaggiosi”. In questo quadro, ha accusato direttamente Roma: “è in questo contesto che l'Italia sta oggi conducendo una politica di dumping fiscale”, ha detto, riferendosi “ai vantaggi per chi si trasferisce o per chi rientra dopo alcuni anni passati all'estero”. Durissima la replica di Palazzo Chigi: “Stupiscono le affermazioni, totalmente infondate, del primo ministro francese François Bayrou, secondo le quali l'Italia starebbe facendo 'dumping fiscale', penalizzando la Francia”. In una nota, il governo italiano ha rivendicato la solidità del proprio sistema: “L'economia italiana è attrattiva e va meglio di altre grazie alla stabilità e credibilità della nostra Nazione. L'Italia non applica politiche di immotivato favore fiscale per attrarre aziende europee e, con questo Governo, ha addirittura raddoppiato l'onere fiscale forfettario in vigore dal 2016 a carico delle persone fisiche che trasferiscono la residenza in Italia”. E Palazzo Chigi ha ribaltato le accuse, puntando il dito contro altre realtà: “L'Italia è piuttosto, da molti anni, penalizzata dai cosiddetti 'paradisi fiscali europei', che sottraggono alle nostre casse pubbliche ingenti risorse. Confidiamo che, dopo queste affermazioni del suo primo ministro, la Francia voglia finalmente unirsi all'Italia per intervenire in sede di Unione Europea contro quegli Stati membri che applicano da sempre un sistematico dumping fiscale, con la compiacenza di alcuni Stati europei”. Un nuovo momento di tensione tra Roma e Parigi.
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