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"Palestina libera", schiaffi e un cane usato come arma: ebrei aggrediti da gruppo di tunisini
11-09-2025, 11:51
Caccia all'ebreo a Venezia. Un cittadino americano e la moglie israeliana sono stati aggrediti nella città lagunare nella notte tra il 7 e l'8 settembre da una decina di nordafricani al grido di “Free Palestine”. L'episodio è iniziato poco dopo mezzanotte presso un chiosco in Strada Nuova, all'altezza di Santa Fosca, quando il gruppo ha notato l'abbigliamento della tradizione ebraica ortodossa. Dopo i primi insulti, in particolare da parte di un trentunenne tunisino, la coppia ha tentato di allontanarsi ma è stata inseguita e accerchiata. Allora il trentunenne ha schiaffeggiato l'uomo fingendo di volergli porgere la mano. Mentre un secondo membro del gruppo ha ben pensato di aizzare contro i due ebrei il proprio rottweiler. Infine, contro la coppia è volata una bottiglia di vetro che andando in frantumi per terra ha ferito la donna alla caviglia. Non un episodio isolato, il clima di antisemitismo che si respira è insopportabile. Essere ebreo vuol dire nuovamente essere ghettizzato, ritenuto indegno di camminare libero per strada. Intanto sono partite le prime denunce alla procura di Venezia, con l'ipotesi di reato di minaccia aggravata dall'istigazione o dalla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi. Il tunisino che ha colpito il turista americano è stato denunciato anche per percosse e gli è stato imposto il divieto di tornare a Venezia per due anni.
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