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Palestina, Meloni fissa i paletti: quali sono le condizioni per il riconoscimento
Ieri 23-09-25, 21:28
Giorgia Meloni butta la palla in aula. Il riconoscimento dello Stato di Palestina potrà avvenire solo "a due condizioni: il rilascio degli ostaggi e ovviamente l'esclusione di Hamas da qualsiasi dinamica di governo all'interno della Palestina". La premier lo dice a margine del lavori dell'Assemblea Generale dell'Onu, annunciando che in tal senso "la maggioranza presenterà in aula una mozione per dire che il riconoscimento della Palestina deve essere subordinato" a queste premesse. La presidente del Consiglio decide insomma di "parlamentarizzare" la scelta, lanciando quella che ha tutta l'aria di una sfida all'opposizione. Non lo nasconde quando afferma di credere "che un'iniziativa del genere possa trovare, spero, anche il consenso dell'opposizione", perché se il riconoscimento della Palestina è uno strumento di pressione - spiega - la "principale pressione politica va fatta nei confronti di Hamas, perché è Hamas che ha iniziato questa guerra ed è Hamas che impedisce che la guerra finisca rifiutandosi di consegnare ostaggi". Il senso della mossa da parte del governo viene messo in chiaro anche dal sottosegretario Giovanbattista Fazzolari: "Le parole del presidente Meloni sul Medio Oriente chiariscono che per il Governo italiano non è il momento della propaganda ma quello della serietà" e quindi "ora l'auspicio è che non ci sia alcuna ambiguità su Hamas e che il Parlamento voti compatto la mozione della maggioranza". La proposta però cade nel vuoto. A restituirla al mittente sono i principali leader di opposizione. "Giorgia Meloni comincia a capire che sulla Palestina sta perdendo la faccia di fronte al mondo e alla nostra opinione pubblica. Ma non è il momento di giochi di prestigio e delle prese in giro", risponde la segretaria del Pd Elly Schlein, aggiungendo: "Basta propaganda - aggiunge -. Riconoscere la Palestina significa riconoscere l'Anp, non certo i terroristi di Hamas che non possono essere il futuro di Gaza. O pensa che Francia, Spagna e Regno Unito abbiano fatto il contrario? Noi chiediamo il riconoscimento immediato della Palestina, come hanno fatto gli altri Paesi". Non è da meno il "no" che arriva dal leader M5S Giuseppe Conte: "Il riconoscimento 'condizionato" dello Stato della Palestina, l'ultima "trovata" di Meloni, è un misero espediente che conferma l'ignavia del nostro Governo. Il riconoscimento di uno Stato è un atto formale, che in questo caso ha anche un alto valore simbolico oltreché politico. O lo fai o non lo fai", afferma, sottolineando che "la verità è che se l'Italia non si affretta non ci saranno più le condizioni per il riconoscimento: semplicemente perché non ci sarà più la popolazione palestinese".
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