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Papa Leone XIV e il viaggio a Iznik sulle orme di Bergoglio: come si prepara l'antica Nicea
Oggi 13-05-25, 14:41
Papa Leone XIV ha raccolto l'eredità di Papa Francesco e ha manifestato l'intenzione di portare avanti l'agenda di quest'ultimo, a partire dal viaggio in Turchia a İznik, l'antica Nicea dove 1.700 anni fa si svolse il primo concilio della storia della Chiesa cristiana. Eletto dal conclave lo scorso 8 maggio, Leone XIV ha espresso la volontà di recarsi in quella che oggi è una piccola cittadina della Turchia ricca di storia, sospesa tra colline di uliveti e l'omonimo lago, il quinto più grande del Paese. Una cittadina che negli ultimi mesi ha moltiplicato gli sforzi per preparare la visita di Francesco, ha seguito con apprensione l'evoluzione delle condizioni di salute di quest'ultimo, ne ha pianto la morte con preghiere e con l'offerta di dolci ai turisti cristiani, ma ha poi accolto con gioia la volontà del nuovo Papa di recarsi a İznik. "La notizia della morte di Francesco è stata accolta con profonda tristezza dalla nostra comunità. Abbiamo espresso le nostre condoglianze a tutto il mondo cristiano. La preparazione per la visita è però andata avanti, vogliamo che l'antica basilica divenga un museo", ha dichiarato il sindaco di İznik, Kagan Mehmet Usta. Una piattaforma-palco di 42 metri quadrati è in fase di costruzione e si prepara ad accogliere il Papa e ospitare la messa. Una seconda piattaforma-tribuna sarà invece situata a pochi metri dalla prima, sarà ben più grande e in grado di accogliere 2 mila persone. I palchi saranno montati in prossimità della riva adiacente la basilica, emersa nel 2014 dalle acque del lago e ritenuta dagli archeologi la Basilica di San Neofito di Nicea. Questo è il luogo prescelto per la cerimonia che sarà officiata dal Papa. Situata a circa 20 metri dalla riva a una profondità di 1,5 metri, al momento la basilica è oggetto di febbrili lavori di restauro e della costruzione di una passerella che la renda visibile. Altrettanto febbrile è la preparazione della chiesa di Santa Sofya. Ritenuta il luogo dove il concilio si riunì, è oggi una moschea, ma la struttura architettonica originale è intatta e ben visibile. In base a quanto reso noto dal sindaco, i lavori dovrebbero terminare a giorni. Il cardinale Jakob Koovakad ha visitato la cittadina all'inizio dell'anno, una nuova delegazione vaticana è attesa in città. La speranza delle istituzioni è che İznik, con l'antica città, il teatro romano, la chiesa di Santa Sofya e il museo archeologico, divenga un luogo simbolo della cristianità e meta di pellegrinaggio. Il concilio di Nicea segnò infatti un momento fondamentale nella storia della cristianità: il concilio fu convocato nel 325 per volontà dell'imperatore Costantino per porre rimedio alle controversie portate dall'Arianismo, una corrente secondo cui Gesù non aveva natura divina, ma apparteneva al creato. Nell'antica chiesa di Santa Sofya di Nicea il nodo fu sciolto con il "Credo di Nicea": fu decretata l'origine divina di Cristo con il termine homoousios, “della stessa sostanza”, e l'Arianesimo bollato come eresia. Al contrario, il Concilio non riuscì a trovare un'intesa per fissare un giorno per festeggiare la Pasqua, ma decise che la data sarebbe caduta nella domenica successiva al primo plenilunio dopo l'equinozio di primavera. Più complessa la questione relativa al celibato per il clero, per la risoluzione della quale bisognerà attendere i Concili Lateranensi del dodicesimo secolo.
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