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Papa Leone XIV in Libano: voltare pagina in nome della pace
Oggi 01-12-25, 14:23
Leone XIV è arrivato in Libano ieri sera, proveniente dalla Turchia dove si era recato principalmente per la ricorrenza del 1700mo anniversario del Concilio di Nicea, la prima assise ecumenica della storia, presieduta nel 325 d.c. dall'Imperatore Costantino I. Il Papa questa mattina è stato in visita al Monastero di San Maroun ad Annaya, dove ha pregato sulla tomba di San Charbel Makluf. Poi si è spostato al Santuario di Nostra Signora del Libano ad Harissa per l'incontro con vescovi, sacerdoti, consacrati, consacrate e operatori pastorali. A seguire l'incontro ecumenico e interreligioso in piazza dei Martiri a Beirut e quello con i giovani nel piazzale antistante il Patriarcato di Antiochia dei Maroniti a Bkerkè. Prevost era arrivato questa di buon'ora ad Annaya, la località vicino a Beirut dove si trova il monastero e la tomba di San Charbel, il santo più famoso del Paese. Migliaia le persone presenti sulla via che porta al santuario, tenuto dai cattolici maroniti, per salutare Leone. Il Pontefice ha fatto l'ultimo tratto in papamobile, coperta a causa della pioggia, tra i tanti fedeli (c'è da evidenziare che i cattolici in Libano sono quasi il 24% della popolazione). Al santuario era presente anche il presidente del Libano, Joseph Aoun. Il Papa ha pregato sulla tomba di San Charbel ed è tornato a chiedere il dono della pace: “Per il mondo chiediamo pace. Specialmente la imploriamo per il Libano e per tutto il Levante. Ma sappiamo bene, e i santi ce lo ricordano, che non c'è pace senza conversione dei cuori. Perciò San Charbel ci aiuti a rivolgerci a Dio e a chiedere il dono della conversione per tutti noi". Il pontefice rientrerà a Roma domani, 2 dicembre, concludendo così il suo primo viaggio Apostolico da quando siede sulla Cattedra di Pietro.
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