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Pavia, la città dei cammini e dei sapori autentici
Oggi 30-06-25, 16:13
Il progetto “Il Cuore dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali Milano-Cortina 2026”, promosso da Regione Lombardia, sta trasformando il territorio in un palcoscenico di emozioni e scoperta. Brescia ha dato il via a una staffetta simbolica delle eccellenze lombarde, accendendo il primo battito di un cuore che continua a muoversi attraverso le province, raccontando identità e bellezza. Dopo Brescia, il 30 marzo, è toccato a Pavia, con la “Corri Battaglia di Pavia!”, per celebrare i 500 anni dalla celebre battaglia tra francesi e l'Impero di Carlo V. Una corsa che ha unito memoria storica e paesaggi fluviali, portando lo sport nel cuore di una città che vive di storia e natura. Il cuore del progetto è simbolo dell'energia e dell'identità lombarda, portato avanti da eventi sportivi, culturali e popolari che restituiscono valore al territorio. E Pavia, in questo contesto, si rivela in tutta la sua straordinaria ricchezza. Qui il tempo sembra danzare tra storia, spiritualità e bellezza. Antica capitale del regno longobardo, oggi è regina dei cammini e custode di paesaggi che emozionano. È una città da attraversare lentamente, passo dopo passo, lungo i dieci cammini religiosi che la solcano e raccontano secoli di fede e cultura: dalla Via Francigena alla Via degli Abati, dalla Francisca del Lucomagno alla Via Micaelica, fino alla Via dei Santi Martini e alla Via di Sant'Agostino. Simbolo maestoso di questa spiritualità è la Certosa di Pavia, un capolavoro del Rinascimento che unisce arte, fede e silenzio in un abbraccio senza tempo. Ogni dettaglio architettonico, ogni scorcio di luce, ogni affresco racconta storie di devozione e grandezza. Ma Pavia è anche terra di saper fare, di artigianato e tradizione che si rinnovano. Nelle botteghe di Vigevano, capitale della calzatura riconosciuta a livello mondiale, la creatività incontra la tecnica in creazioni eleganti e senza tempo, frutto di una maestria tramandata come un'eredità preziosa. Poi c'è l'Oltrepò Pavese, con le sue colline morbide, i vigneti ordinati, i borghi sospesi tra i filari. Qui il vino non è solo prodotto, ma racconto liquido di una terra che vive in armonia con la natura: Barbera, Pinot Nero, Bonarda... ogni calice è un viaggio dentro un paesaggio accarezzato dal sole e dalla passione dei suoi produttori. A poca distanza, la Lomellina disegna un paesaggio agricolo unico, fatto di risaie che in primavera si riflettono nel cielo come specchi effimeri. Qui il riso è molto più di un ingrediente: è simbolo di identità e cultura, coltivato con dedizione e tramandato di generazione in generazione. Dal riso Carnaroli – re dei risi, perfetto per risotti cremosi – ai salumi d'eccellenza come il salame di Varzi, dalle offelle di Parona ai formaggi, dai mieli profumati alle cipolle rosse di Breme, tutto parla il linguaggio sincero di una terra che nutre corpo e anima. In Lomellina, il tempo del pasto è ancora un rito, e ogni sapore custodisce una storia. Il territorio pavese è un mosaico di emozioni: il suggestivo Ponte Coperto, ricostruito sulle tracce del ponte romanico distrutto dalla guerra, unisce le sponde del Ticino in uno scorcio poetico e romantico. Tra le campagne e le colline si ergono numerosi castelli, come quello di Cigognola, testimoni silenziosi di epoche di nobiltà e battaglie. E poi i borghi: Fortunago, Montesegale, Zavattarello, Romagnese, Varzi, Nazzano… piccoli scrigni di autenticità, incastonati nel verde, dove ogni pietra racconta una storia, ogni panorama invita alla quiete, ogni sorriso accoglie con calore. Pavia è un viaggio dentro l'Italia più autentica. Un luogo dove la spiritualità incontra la raffinatezza, la natura dialoga con l'arte, e ogni angolo diventa uno scatto da custodire nel cuore.
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