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Per 9 italiani su 10 il cibo è cultura e corretto stile di vita
15-04-2025, 16:49
Roma, 15 apr. (askanews) - Per oltre il 93% degli italiani il cibo è cultura e un corretto stile di vita e una dieta equilibrata sono tra le priorità. A fare da garante alla libertà di scelta da parte del consumatore c'è l'industria alimentare, che porta in tavola cibo di qualità, sano e sicuro. Luigi D'Eramo, Sottosegretario al Masaf: il cibo italiano è buono, dalla qualità altissima, dalla tipicità ineguagliabile, ma ricordiamo la straordinaria maestria dei nostri chef e cuochi di sapere trasformare un prodotto tipico e unico in piatti altrettanto unici. Che poi raccontano la storia, la tradizione, la cultura dei nostri territori, delle nostre aree interne, delle nostre montagne e delle nostre zone di mare. E' veramente un patrimonio eccezionale". Se ne è discusso oggi alla Camera nel corso del convegno "Il valore dello stile italiano tra cultura del buon vivere e alimentazione", organizzato da Federalimentare. Durante l'incontro, al quale ha preso parte anche il presidente di Federalimentare Paolo Mascarino, è stato presentato anche il secondo Rapporto Federalimentare-Censis "Cibo e libertà. Binomio inscindibile nello stile di vita italiano". Luigi D'Eramo, Sottosegretario al Masaf: "tanti dati importanti per avere sempre un quadro preciso e per chiaramente modulare anche una serie di scelte e di interventi, quindi un confronto assolutamente importante. Uno su tutti è molto chiaro: che gli italiani scelgono con consapevolezza quello che vogliono mangiare e questo è un ulteriore elemento di garanzia rispetto a tutto il nostro settore agroalimentare". Un comparto che nel 2024 è arrivato alla quota record di 70 miliardi di export e per il quale, oggi più che mai, sono fondamentali il tema della sicurezza, della sostenibilità e della difesa dalle fake news in ambito alimentare. Quanto al cibo Maria Siclari, direttore generale Ispra: "è giusto che sia cultura, ma poi la cultura va un po' anche guidata con le giuste informazioni". "Oggi c'è una tale innovazione anche nella produzione del cibo che è giusto dare le giuste informazioni: dal nostro punto di vista il cibo deve garantire anche la sostenibilità ambientale e quindi produrre cibo senza distruggere l'ecosistema ma oggi le tecnologie ci possono aiutare, quindi è possibile coniugare le due esigenze". Secondo il rapporto gli italiani sono consapevoli che uno stile di vita inappropriato può avere conseguenze negative sulla salute ma questo, per il 37% non accade a causa della scelta di un singolo alimento o prodotto, ma del proprio stile di vita alimentare. Insomma no alla demonizzazione tra "cibi buoni" e "cibi cattivi" e sì a corretti stili di vita e alla corretta informazione. Maria Siclari, direttore generale Ispra: "in una sola parola dobbiamo garantire benessere ai cittadini". "In questo momento garantire la sicurezza alimentare significa anche dare delle informazioni sulla qualità del cibo che mangiamo". E nella giornata nazionale del Made in Italy il ministro delle Imprese Urso in un video messaggio ha voluto sottolineare il talento e la tenacia delle imprese e dei laboratori italiani, che ogni giorno portano nel mondo prodotti straordinari, simbolo di qualità e del nostro saper fare.
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