s
Piantedosi interviene sul Piano Mattei: "Il modello Italia diventi europeo"
Oggi 29-10-25, 10:23
"Questa missione consolida la presenza dell'Italia in un'area strategica per la sicurezza e la stabilità del Mediterraneo. È un segnale concreto di cooperazione con Paesi partner fondamentali nella cooperazione di polizia orientata al contrasto dei flussi migratori illegali e ai traffici di armi e di droga, nonché al pericoloso terrorismo jihadista". Così, in una intervista a Il Mattino, il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi fino a domani in missione insieme con il ministro degli Esteri Antonio Tajani in Mauritania, Senegal e Niger. "Le dinamiche che interessano questi continenti - dai trend demografici ai mutamenti economici, dai fenomeni migratori alle nuove sfide della sicurezza - incidono in modo diretto sulla stabilità europea. L'Italia può essere ponte naturale tra Europa, Africa e Asia. Coniughiamo sicurezza e sviluppo, promuovendo partenariati paritari fondati su responsabilità condivise e valorizzazione delle risorse locali". Il ministro evidenzia quindi che il Patto per il Mediterraneo annunciato dall'Unione europea ( 100 progetti e risorse per 42 miliardi fino al 2028) "rafforzerà la cooperazione tra i Paesi del Mediterraneo allargato, contribuirà alla costruzione di uno spazio di crescita comune, e ci offre anche l'opportunità di far progredire ulteriormente la nostra cooperazione in materia di sicurezza, e gestione della migrazione". Il ministro ha inoltre evidenziato che in Africa Occidentale "rafforzare la cooperazione significa contrastare i traffici illegali e allo stesso tempo creare spazi di sviluppo per le imprese italiane. Sicurezza e crescita economica sono questioni che vanno di pari passo e ne va garantita la cura in maniera coordinata". Sul memorandum Italia-Libia (l'Italia entro il 2 novembre avrebbe potuto recedere dall'accordo ma il governo ha deciso di procedere sul tacito rinnovo che avverrà a febbraio 2026): "Il rinnovo del Memorandum rappresenta uno strumento indispensabile per proseguire la strategia nazionale di contrasto dei trafficanti di immigrati e prevenzioni delle partenze dalla Libia. Molta dell'azione del Governo s'inserisce nell'ambito delle previsioni di questo Memorandum, ne migliora l'efficacia e si svolge all'interno del primario obiettivo, di tutelare i diritti umani. Prevenire le pericolose traversate gestite dai trafficanti di esseri umani significa proprio tutelare i diritti umani. La gestione è sicuramente complessa ma il dialogo continua e modelli simili potranno essere replicati con altri Paesi africani, in un quadro di rispetto reciproco. Vogliamo trasformare i percorsi di morte in percorsi di vita. Abbiamo già degli esempi, degli accordi che abbiamo fatto in chiave bilaterale con paesi come la Costa d'Avorio. Il primo anno era la prima nazionalità dichiarata nello sbarco in Italia. Adesso abbiamo pressoché azzerato questi arrivi, trasformando il tutto invece in quote dedicate di ingresso per motivi di lavoro e quote regolari. Lo abbiamo fatto nei paesi del sud-est asiatico e lo faremo da qui anche con questi tre importanti Paesi". Inoltre afferma che "l'operazione Albania rappresenta un modello innovativo di collaborazione internazionale", "un sistema di rimpatri efficace e tempestivo può essere il principale deterrente per gli ingressi illegali. Le posizioni dell'Unione europea vanno nella direzione che l'Italia ha promosso fin dall'inizio".
CONTINUA A LEGGERE
2
0
0
Guarda anche
Il Tempo
14:00
