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Piantedosi silenzia la sinistra sugli sgomberi: cosa rivela su CasaPound
Ieri 08-09-25, 22:05
"Il Governo ha fatto 4000 sgomberi dall'inizio del mandato, tra singole unità immobiliari e sgomberi massivi come nel caso del Leoncavallo, ma non basta, andremo avanti". Così il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, a Quarta Repubblica che smonta uno dei cavalli di battaglia della sinistra: "L'occupazione del Leoncavallo è costata ai cittadini 3,3 milioni di euro: ogni situazione è un pretesto per mettere in campo forme di contestazione a tutti i costi ed estremizzazione dei discorsi. Uno dei motivi per cui ci è voluto tanto per lo sgombero è una trattativa decennale con il Comune di Milano sul destino da riservare agli occupanti - aggiunge Piantedosi - Quando abbiamo capito che c'erano una serie di espedienti per ritardare ulteriormente abbiamo deciso di intervenire. Ho fatto decine di sgomberi da prefetto di Roma e ne ho altri in programma: sono io ad avere inserito Casapound nella lista degli immobili da sgomberare. In certi casi le persone vengono utilizzate come scudi umani per mantenere l'immobile occupato e parliamo anche di donne, bambini, anziani: dall'inizio del nostro governo abbiamo fatto oltre 4mila sgomberi, ma ancora non basta". Sulla sicurezza "abbiamo fatto migliaia di arresti nell'ambito di operazioni ad alto impatto: i cittadini lamentano l'assenza di istituzioni, ma siamo intervenuti in modo significativo", afferma Piantedosi ospite del programma di Nicola Porro su Rete 4. "Quando abbiamo messo in campo iniziative come l'implementazione delle espulsioni è proprio per scongiurare casi come quelli visti di recente a Roma - continua Piantedosi, - Queste persone con problemi psichiatrici non possono essere rimpatriate né trattenute nei Cpr proprio per via delle loro condizioni, andremo avanti anche su questo. Le aree metropolitane sono quelle cui prestiamo più attenzione, perché presentano forme più acute di questi fenomeni: purtroppo in molti casi la scarcerazione è immediata perché non risulta l'associazione a delinquere, ma il nostro lavoro continua". "Non ci risultano elementi concreti e imminenti" sulla preparazione di attentati di matrice islamica che riguardano il nostro Paese. "Ma, attenzione a toni estremi" che possano indurre la "suggestione di compiere qualcosa del genere. Non ci risulta nulla in preparazione", spiega ancora il ministro dell'Interno che esclude l'ipotesi di candidarsi alle prossime elezioni regionali in Campania. "Devo fare il ministro dell'Interno, devo portare avanti questa promessa", per cui "non mi candido", ha detto Piantedosi.
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