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Polonia, schierati 40mila soldati al confine. Sale la tensione con Russia e Bielorussia
Ieri 11-09-25, 21:15
Sale alle stelle la tensione in Europa orientale all'indomani dell'intrusione di decine di droni russi in Polonia, vicino al villaggio di Wyryki (Lublino). Proprio la Polonia sta schierando circa 40.000 soldati al confine con la Bielorussia e la Russia. La notizia è riportata dall'emittente Tvp World. Lo spiegamento di truppe avviene a poche ore dall'avvio delle imponenti e periodiche esercitazioni congiunte russo-bielorusse, denominate Zapad 2025, che coinvolgeranno decine di migliaia di soldati. “La Polonia si sta preparando alle manovre Zapad 2025 da molti mesi”, ha spiegato Cezary Tomczyk, viceministro della Difesa, “l'esercito polacco ha condotto esercitazioni a cui hanno preso parte oltre 30.000 soldati polacchi, oltre a soldati dell'alleanza Nato, per rispondere adeguatamente”. Ma c'è un altro particolare sottolineato da Tomczyk che allarma. “Ricordiamo che Zapad 2025 è un'esercitazione offensiva”, ha aggiunto l'esponente del governo polacco. Nel frattempo le autorità lettoni hanno annunciato la chiusura per una settimana del proprio spazio aereo al confine con la Russia e la Bielorussia. “A seguito degli sviluppi analizzati dall'esercito lettone, chiudiamo la zona dello spazio aereo lettone al confine orientale con la Bielorussia e la Russia”, ha scritto su X il ministro della Difesa Andris Spruds. Quest'ultimo ha evidenziato che “non c'è una minaccia immediata, ma l'esercito è in massima allerta durante le esercitazioni di difesa nazionale”. Lo stesso Spruds ha evidenziato che la misura “consentirà il controllo totale dell'area riservata dello spazio aereo e faciliterà il rilevamento di oggetti volanti non autorizzati”. Il ministro della Difesa ha anche spiegato che la decisione consente anche di “liberare la zona di spazio aereo riservato ai caccia della Missione di pattugliamento aereo baltico della Nato e alle forze di difesa aerea” e permetterà di “aumentare i test dei sistemi di sorveglianza acustica, le simulazioni con droni e lo schieramento e l'addestramento di ulteriori unità di combattimento mobili”. I Paesi dell'Europa orientale non sono gli unici a muoversi sullo scacchiere internazionale. Anche la Francia ha compiuto un passo importante in favore degli alleati Nato. Emmanuel Macron ha, infatti, deciso di inviare tre caccia in Polonia. “A seguito delle incursioni di droni russi in Polonia, ho deciso di dispiegare tre caccia Rafale per contribuire a proteggere lo spazio aereo polacco e il fianco orientale dell'Europa insieme ai nostri alleati della Nato”, è il messaggio postato su X presidente francese. Una sorta di avviso alla Russia ad evitare possibili azioni che potrebbero innescare una escalation arriva anche dal comandante delle forze della Nato in Europa, Alexus Grynkkewich, che ha visitato Vilnius (Lituania). “Qualora al confine della Nato si avvicinassero grandi gruppi di droni, non ci potrebbero essere dubbi sul fatto che si tratta di un attacco. In tal caso, verrebbero immediatamente attivate misure di difesa aggiuntive per avere un controllo totale della situazione”, ha affermato Grynkewich, che ha poi aggiunto che “in una simile evenienza, lo scenario sarebbe totalmente diverso rispetto a quello di ieri. Entrerebbe direttamente in gioco l'attivazione dell'articolo 5 dell'Alleanza”.
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