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Ponte Morandi: chieste pene per quasi 400 anni per 56 imputati, 18 anni per Castellucci
14-10-2025, 22:05
Una richiesta di 18 anni e 6 mesi di carcere per l'ex numero 1 di Autostrade, un complessivo di quasi 400 anni di pene sommando 56 imputati, una sola richiesta di assoluzione. E 20 anni di mancate manutenzioni che per l'accusa delineano logiche di massimi profitti e omesse manutenzioni che hanno portato al culmine con la strage delle 43 vittime del crollo del ponte Morandi di Genova, il 14 agosto 2018. Ma le cui basi erano già state messe in luce, sul fronte dei controlli, anche dalle indagini e dalle sentenze su Aqualonga e la strage del bus di Avellino. Sei ore di udienza oggi a Genova dove, a tre anni e oltre dal via al processo sul crollo del viadotto Polcevera, l'accusa ha ricostruito le posizioni dei singoli imputati, nel motivare le richieste di condanna. Le più alte riguardano gli ex vertici di Autostrade. A partire da Giovanni Castellucci, ex ad di Aspi già in carcere dalla scorsa primavera per effetto della condanna a 6 anni - diventata definitiva - per Avellino. E per il quale il pm Walter Cotugno ha formulato la richiesta di 18 anni e 6 mesi di carcere, la massima pena. Agì, secondo i pm, "come un lord Voldemort che non si può neanche nominare", mosso solo da "prestigio personale e profitto". Ex manager e vertici delle società deputate al controllo delle infrastrutture stradali, come 'custodi della sicurezza', conoscevano il rischio alla luce delle condizioni del Morandi e che non intervennero: tra chi faceva i controlli al viadotto 'a distanza' dall'alto della collina di fronte, quella di Coronata, a chi ispezionava le gallerie passando in auto, chi garantiva la sicurezza autocertificata. Oltre a Castellucci, le richieste di pena più alte riguardano Michele Donferri, ex responsabile manutenzioni di Aspi, che per l'accusa mostrò "la volontà di ritardare la progettazione dei lavori, per poi farli passare come potenziamento". Per lui i pm hanno chiesto 15 anni e 6 mesi di reclusione. "Livello di gravità? Enorme - sottolinea Cotugno - forse non come Castellucci ma abbiamo cercato di trovare una gradazione". Tra le richieste di condanna più alte ci sono poi quelle a Gabriele Camomilla, responsabile area centrale tecnica Aspi, per cui sono stati chiesti 14 anni di reclusione, e poi 13 anni e 6 mesi per Mauro Malgarini, anche lui ex dirigente Aspi, 13 anni di reclusione per Emanuele De Angeli,s progettista ed ex Spea. Per Maurizio Ceneri, coordinatore sicurezza per Spea, la richiesta ammonta a 13 anni di reclusione, 12 anni e 8 mesi per l'ex Aspi Riccardo Mollo, 12 anni e 6 mesi per Paolo Berti, che "Si preoccupa dei cavi corrosi del viadotto Polcevera? - chiede in aula il pm citando un'intercettazione - No, risponde 'Sticazzi'". E poi ancora 12 anni di reclusione chiesti per Fulvio Di Taddeo "negli anni critici il centro che doveva occuparsi di queste cose e invece inanella imprudenze, negligenze, imperizie". Di 12 anni è la pena richiesta per Marco Vezil, che da genovese raccontò la sorveglianza al Morandi dalla collina di Coronata, a guardare da lontano il viadotto. La corsa è ancora lunga, ma le richieste pena aprono un capitolo nuovo.Ora, a partire dal 20 ottobre, toccherà in aula alle parti civili. Dopodiché sarà la volta delle difese degli imputati. L'obiettivo è quello di arrivare alla sentenza di primo grado entro l'estate 2026. A quasi 8 anni dalla tragedia del Morandi, con
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