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Presentato a Roma dall'associazione FareAmbiente e Gal Cilento il report sulla dieta mediterranea
01-03-2025, 14:24
Vincenzo Pepe, presidente nazionale dell'associazione ecologista FareAmbiente, e recentemente nominato da Matteo Salvini responsabile dipartimento ambiente della Lega, ha presentato ieri a Roma - assieme al Gal Cilento - un report sulla dieta mediterranea. Dalle indagini della ricerca si evince che: «la dieta mediterranea è uno stile di vita, riconosciuta come modello salutare, ma solo il 5% degli adulti in Italia segue questo regime alimentare. Alla ribalta però del mercato globalizzato, i prodotti centrali della dieta mediterranea stanno vivendo un periodo d'oro, veri e propri capisaldi della sana nutrizione e pertanto protagonisti della rinnovata ascesa del Made In Italy». I dati raccolti dal report sono di fatto «molto incoraggianti, grazie all'incremento di vendite e alla rinnovata fiducia nell'etichetta di qualità e di origine controllata. Tra i 27 Paesi dell'unione Europea, l'Italia primeggia per il più alto valore aggiunto agricolo e la bilancia commerciale per il cibo tricolore fa segnare nell'ultimo anno un surplus di ben 42,4 miliardi di euro». A raccontare i numeri della suddetta indagine sulla dieta mediterranea, è stato lo stesso Vincenzo Pepe a margine dell'evento «Hub re.food 360, rural food revolution».In particolare: «l'incremento di volume riguarda: le coltivazioni (+1,5%), il comparto zootecnico (+0,6%), le attività secondarie (+5,2%), frutta (+5,4%), ortaggi freschi (+3,8%), vino (+3,5%); in flessione cereali (-7,1%), olio d'oliva (-5%) e foraggi (-2,5%). Insomma, le esportazioni italiane agroalimentari hanno chiuso l'anno a quota 67.679 miliardi, con il vino come prodotto più esportato, davanti all'ortofrutta trasformata, i formaggi, la pasta gli altri derivati dai cereali, frutta e verdura fresche, salumi e olio d'oliva». All'evento di presentazione del report, organizzato dal professor Pepe e rilanciato anche dal Tg2, sono intervenuti Gabriele De Marco, Presidente Gal Cilento, Luca Cerretani, Coordinatore Gal Cilento, Mauro Vergari, direttore Centro Studi ADICONSUM, Esperto in viticoltura, Giovanni Carnovale, Ordine Medici di Roma, l'On. Giuseppe Vatinno , Fisico. Tornando ai dati, Vincenzo Pepe illustra che: «Il successo di prodotti come olio extravergine di oliva, vino, e altri prodotti è di certo connesso al gusto e alla pregiata qualità del marchio italiano, ma anche e non da ultimo, alla popolarità della dieta mediterranea che negli ultimi tempi si sta affermando sotto molteplici punti di vista. Nonostante la molteplice pubblicità di altri programmi nutrizionali, in tavola si preferisce portare il prodotto naturale e di origine controllata, quasi segnando una grande rivincita rispetto al cd junkfood». Il report sottolinea altresì che «esiste il successo del cibo a km zero e cucinato in modo sano, va sottolineato che nonostante il riconoscimento internazionale del primato della dieta mediterranea, perdurano problematiche e patologie legate al non corretto stile di vita, all'alimentazione ipercalorica importata da oltreoceano, al consumo di cibi ad alto rischio di mortalità (le patatine fritte). L'obesità rappresenta sia a livello mondiale che a livello nazionale, un allarmante patologia, se si confrontano i dati Istat si verifica chiaramente che in Italia, più di 25 milioni di persone sono affette da obesità. Questo significa che il 47,6% degli adulti è in sovrappeso (36,1%) o obeso (11,5%), mentre tra i bambini e i ragazzi dai 3 ai 17 anni, il 26,3%, circa 2,2 milioni, risulta avere problemi di peso». Al Sud si registra la percentuale più alta di italiani in sovrappeso, dove in tutte le regioni – a eccezione di Abruzzo e Sardegna – più del cinquanta per cento della popolazione ha problemi di peso. Peraltro, tra il 2016 e il 2023, la proporzione di persone obese e sovrappeso è ulteriormente aumentata, del due per cento in Puglia, per esempio, dell'1,2 per cento in Sicilia, mentre l'incremento maggiore è stato nel Lazio, +4,5 per cento. Il report ci ricorda che «l'obesità è anche nemica del portafogli degli italiani, parliamo di costi che indirettamente gravano su tutta la popolazione, non inferiori a 6 miliardi di euro l'anno. Il dato deriva da un semplice crossover tra i risultati di numerose indagini accademiche degli ultimi anni sui costi sanitari delle malattie legate all'obesità e l'odierna spesa sanitaria italiana. A livello mondiale, l'obesità è oggi responsabile di un costo complessivo pari a circa 2.000 miliardi di dollari, che corrisponde al 2,8% del prodotto interno lordo globale. La spesa sanitaria dei Paesi Occidentali è significativamente gravata dai costi dell'obesità e dalle sue complicazioni. Oltre ai costi sanitari diretti, devono essere valutati i costi dovuti alla ridotta produttività, comprese le giornate lavorative perse e l'impossibilità di svolgere determinate mansioni, nonché l'aumento degli infortuni sul lavoro e del prepensionamento. Il costo sociale è quindi immenso e in alcuni Paesi europei ammonta addirittura all'1% del PIL e al 6% della spesa di tipo sanitario. Rispetto a una persona normopeso, allo Stato costa circa 500 euro all'anno in più il ricovero e le cure necessarie per le persone obese». Il professor Pepe, durante il partecipatissimo evento, ha concluso infine che risulta auspicabile «una maggiore consapevolezza nell'educazione alimentare, ritornando probabilmente alle origini e alla semplicità dei sapori nostrani. I nostri ragazzi devono abituarsi a consumare i prodotti della tradizione italiana e il meno possibile prodotti che provengono dalle grandi multinazionali, che sicuramente hanno molti grassi e che non solo danneggiano la salute delle persone, ma non incrementano l'economia del nostro Paese». Il presidente di FareAmbiente ha dato quindi appuntamento al rilevante evento intitolato «L'ambientalismo realista» che si terrà alla Camera dei Deputati il 6 marzo prossimo, ove verrà presentato il Dipartimento Ambiente - Lega per Salvini Premier. Coordinata dallo stesso professor Pepe, la convention vedrà intervenire il Senatore e vicepremier Matteo Salvini, il senatore Armando Siri, l'onorevole Giampiero Zinzi, il senatore Manfredi Potenti e l'onorevole Vannia Gava.
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