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Primo Papa africano per il post-Bergoglio? Chi sono i tre nomi in ballo
Oggi 22-04-25, 14:22
Con dieci viaggi apostolici in Africa e una costante attenzione per le ingiustizie che affliggono il continente, Papa Francesco ha lasciato un segno profondo nella Chiesa cattolica africana. La sua morte ha scatenato un'ondata di cordoglio tra i fedeli del continente, che oggi sperano in un riconoscimento storico: l'elezione del primo papa africano dell'era moderna. Tra i nomi in corsa per succedere a Francesco, secondo quanto riportano diversi media, ci sarebbero anche tre cardinali neri: Peter Turkson del Ghana, Robert Sarah della Guinea e Fridolin Ambongo Besungu della Repubblica Democratica del Congo. Le loro figure rappresentano visioni differenti all'interno della Chiesa - dal progressismo sociale di Turkson al conservatorismo teologico di Sarah - e riflettono le profonde tensioni dottrinali che attraversano il cattolicesimo globale. Il 76enne Turkson è noto per le sue posizioni progressiste in tema di giustizia sociale, ambiente e diritti umani, e ha collaborato a stretto contatto con Francesco nel Dicastero per lo Sviluppo Umano Integrale. Sarah invece, 79 anni, è una figura più conservatrice che ha criticato con forza l'ideologia di genere e l'estremismo islamico, ottenendo ampio consenso tra i tradizionalisti cattolici. Più giovane è Fridolin Ambongo Besungu, 65enne arcivescovo di Kinshasa e membro del Consiglio dei Cardinali che affiancava direttamente Francesco. Nominato cardinale nel 2019, per Forbes e New York Times è considerato "papabile" anche per il suo forte ruolo nella Chiesa africana. Nel 2023 criticò però apertamente la decisione di Francesco di consentire la benedizione delle coppie omosessuali, definendo tali unioni "intrinsecamente malvagi". Il Ghana, patria del cardinale Turkson, è considerata una delle democrazie più stabili dell'Africa occidentale, mentre la Guinea, da cui proviene Sarah, vive da anni sotto governi autoritari. Particolarmente delicata è invece la situazione nella Repubblica Democratica del Congo, uno dei Paesi con la maggiore presenza cattolica del mondo, ma devastato da conflitti armati e crisi umanitarie: un contesto che Ambongo conosce a fondo e in cui è attivamente impegnato, anche sul fronte dei diritti umani. La possibilità di un papa africano assumerebbe un significato profondo anche per le popolazioni del continente, che hanno avuto con Francesco un legame speciale. Come riportato dalla Bbc, milioni di africani lo stanno piangendo non solo come leader spirituale, ma anche come voce degli ultimi: "Un instancabile difensore dei poveri", lo ha definito il presidente nigeriano Bola Tinubu, mentre il sudafricano Cyril Ramaphosa ha elogiato la sua visione "inclusiva" e "umana". Nel corso del suo pontificato, Papa Francesco ha visitato dieci Paesi africani, tra cui il Congo, il Sud Sudan e la Repubblica Centrafricana, denunciando le ingiustizie, la guerra e la povertà che affliggono il continente. La sua visita a Kinshasa nel febbraio del 2023 e il messaggio di pace rivolto ai leader sud-sudanesi furono gesti di grande impatto simbolico, ma anche testimonianza dei limiti del potere papale, visto che molte crisi locali restano irrisolte.
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