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Pro-Pal occupano la stazione di Brescia e sfidano il questore
03-10-2025, 12:28
Pro-Pal hanno occupato questa mattina la stazione ferroviaria di Brescia. "Questore Sartori non ci fai paura", hanno gridato a più riprese i manifestanti prima di invadere sei binari e bloccare la circolazione dei treni. Il corteo di solidarietà con la Global Sumud Flotilla - fermata nelle scorse ore dall'esercito israeliano mentre cercava di portare aiuti umanitari a Gaza - è partito da piazza Duomo e ha percorso i viali del centro storico della città lombarda fino a raggiungere la stazione. Avrebbe dovuto essere un corteo pacifico, almeno stando all'annuncio degli organizzatori: canti, striscioni, bandiere della Palestina sventolare nel cielo blu, i soliti proclami della Sinistra. Tutto è filato liscio all'inizio. Poi, all'improvviso, la manifestazione ha preso un'altra piega. Centinaia di giovani (e qualche attempato sessantottino) hanno invaso le banchine. Circa trecento sono quindi scesi sui binari. Sei ne hanno bloccati. Mandando in tilt arrivi e partenze dei convogli. Con un capopopolo "armato" di megafono ad incitare la folla. "Questore Sartori non ci fai paura", ha scandito più volte cercando di trascinare gli accoliti all'assalto. Il riferimento era Paolo Sartori, il nuovo Questore di Brescia che ha pianificato la gestione della sicurezza in città in questi giorni difficili, considerato "un prefetto di ferro". Proprio ieri nella stazione, nel corso di un'operazione ad “alto impatto”, la polizia ha emesso cinque fogli di via obbligatori, due “avvisi orali”, misura di prevenzione prevista nei codici antimafia, tre allontanamenti nei confronti di altrettanti immigrati irregolari. Quaranta gli agenti impiegati più il sostegno degli operatori della Polfer. "Vogliamo essere e continuare ad essere un punto di riferimento per le fasce deboli della società. Ma contro chi delinque bisogna usare il braccio di ferro siano extracomunitari o italiani”, aveva detto all'insediamento il Questore. Che, viste le premesse del corteo pro-Pal, ha inviato alla stazione importanti contingenti delle Forze dell'ordine. E così a chi voleva attaccare briga non è rimasto che gridare la propria rabbia nel megafono, di fronte al nutrito drappello di agenti in assetto anti-sommossa. Mentre qualcuno tra gli organizzatori cercava di ricordare che "questo è un corteo non violento". Non si registrano comunque, al momento, scontri.
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