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Prodi, Gentiloni, Ruffini: supercalifragilisticospirali-Centro
19-01-2025, 08:55
Come la formula di Mary Poppins, dal borsone della politica italiana spuntano all'improvviso una miriade di «Centri». Tutti, come nello scioglilingua della più celebre tata della cinematografia, si illudono di stare sopra e di essere migliori e più moderati così da ottenere il voto degli italiani ingrati al bipolarismo. Ma quel che si vede davvero nella contesa tra i vari Prodi, Gentiloni, Sala e l'ex Mr. Tasse Ruffini, con l'onnipresente Matteo Renzi che invia i suoi ambasciatori a entrambi i summit di ieri, è solo una guerra. Una guerra a Elly Schlein, segretaria del Pd, accusata di non avere una linea politica attrattiva per i cosiddetti moderati italiani. Il fatto è che gli italiani più sono moderati e meno sono fessi. E se sono riusciti con il voto a riportare il Paese nel bipolarismo che Beppe Grillo sembrava avere rottamato, alla viglia delle elezioni si comporteranno come facevano negli anni di Prodi e Berlusconi. Scegliendo fra i leader in campo quello che meglio interpreta le loro esigenze e misurando la tenuta dell'alleanza non per numero di partiti ma per numero di obiettivi. E questa è una bella grana per Schlein, perché dal tono dei suoi competitor centristi sembra quasi che il vero problema dei nuovi partiti nascenti non sia la premier Meloni, quella che dovrebbe essere l'avversaria, ma proprio il suo Pd.
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