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Quel Re che morì invano
Oggi 05-09-25, 08:05
Le tre sillabe del suo cognome suonano come le tre sillabe Italia. Eppure Giorgio Armani non rappresenta nessuno dei luoghi comuni del nostro meraviglioso Paese. Lo citavo sempre parlando di figli, mai di abiti. Dicevo che viviamo in un Paese zoppo perché Giorgio Armani non poteva adottare il figlio che avrebbe sempre voluto mentre Olindo e Rosa sì. Perché siamo un Paese bislacco, siamo tutti orgogliosi di lui ma non somiglia a nessuno di noi. É il più grande stilista del mondo ma anche l'uomo più schivo d'Italia. Con dolore e contraddizioni che probabilmente sapeva vestire di classe e silenzi. Così come ha fatto con le più belle donne e uomini della nostra epoca. Cosa succederà adesso? Che con tanta retorica e gli aneddoti di cui solo gli italiani sono capaci piangeremo Giorgio Armani e poi torneremo a essere incapaci di vestire le idee con la stessa forza con cui lui vestiva i corpi. Dimostrando che abbiamo capito la vera lezione del Re della moda, e cioè che sta nell'imperfezione la chiave di lettura degli altri. Prima di tornare alle nostre risse e alle accuse reciproche che ormai sono l'unico abito che abbiamo, ricordiamoci che anche Giorgio Armani sarà morto invano.
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