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Re Juan Carlos nelle memorie: "Prima di morire il generale Franco mi chiese di tenere unita la Spagna"
Ieri 05-11-25, 13:28
Ammette gli errori, tanti e così gravi da essergli costati la corona, e sogna di tornare in Spagna re Juan Carlos, in esilio negli Emirati Arabi Uniti dopo aver lasciato nel 2014 il trono al figlio, Felipe di Borbone. Lo racconta nell'autobiografia scritta con Laurence Debray e pubblicata oggi in Francia. "Riconciliazione", si intitola. "Sono un uomo ferito", confessa. "Non c'è giorno in cui la nostalgia non mi attanagli. Come se la Spagna mi si fosse incollata alla pelle". "Temevo di andarmene senza aver potuto dire tutto, spiegare tutto", dice ancora l'87enne nelle 500 pagine in cui riconosce "errori", come la relazione con l'aristocratica tedesca Corinna Larsen, che evoca senza nominarla. "Non posso evitare questo caso poiché ha avuto un impatto sfortunato sul mio regno e sul mio destino. Ma è con riluttanza che mi avvicino. E probabilmente sarà l'unica volta", sottolinea Juan Carlos. I due erano insieme nella battuta di caccia in Botswana in cui il re rimase ferito nel 2012, un incidente che creò un'ondata di proteste contro la Corona accusata di poca empatia con un paese in profonda crisi economica. Il re decaduto parla anche dei numerosi doni ricevuti in qualità di sovrano di Spagna e ammette che fu un "grave errore" aver accettato una donazione di cento milioni di dollari dal re Abdullah dell'Arabia Saudita. Anche se, sottolinea, "è un regalo che non potevo rifiutare". Nel libro Juan Carlos torna agli inizi della monarchia, quando la Spagna era ancora governata dal generale Francisco Franco, morto nel 1975: "Ero seduto accanto a lui in ospedale. Mi prese la mano e mi disse come in un ultimo respiro: 'Vostra Altezza, vi chiedo solo una cosa: mantenete l'unità del Paese'". E così è stato. Da quel momento Juan Carlos è stato paladino della nascita della democrazia, difesa anche nei momenti più difficili come il tentato colpo di Stato del colonnello Tejero nel 1981. Questo ha fatto del re, insieme al suo innato fascino, una figura di spicco della scena politica internazionale oltre che del jet set. Una nota amara sono anche i rapporti con la consorte Sofia, rimasta in Spagna: "Mi dispiace amaramente che mia moglie non mi sia mai venuta a trovare. Sospetto che non voglia far arrabbiare nostro figlio".
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