s

Regionali, De Luca al veleno: "La Campania a chi non ha fatto nulla in dieci anni?"
Ieri 25-07-25, 16:28
"La domanda che mi viene rivolta in Campania, e che io rivolgo alla segretaria del Pd, è questa: qual è la regione al voto più importante? La Campania. Qual è la regione dove i Cinque Stelle sono stati all'opposizione per dieci anni e non hanno fatto niente? La Campania. E noi a chi diamo il governo della Campania? Ai Cinque Stelle. Non c'è molta ragionevolezza in questi comportamenti. Io non so cosa rispondere a chi me ne chiede conto". È un Vicenzo De Luca al veleno quello che, durante una delle sue ormai attese dirette Facebook del venerdì, spariglia le carte in tavola e mina l'accordo che sembrava raggiunto qualche giorno fa con la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein per la candidatura del pentastellato Roberto Fico alla guida della Regione. Il governatore della Campania promette "un'operazione verità" e, partendo dalle scelte dei candidati per il prossimo voto regionale, inchioda la leader del Pd alla sua strategia e si esprime sugli scandali che stanno travolgendo i big dem senza esclusione di colpi. Secondo De Luca, la necessità di tenere in piedi l'impalcatura della coalizione di centrosinistra (che scricchiola) rischiando di dover scendere a patti sui singoli territori, non deve "calpestare gli interessi della Regione (Campania, ndr)". A essere fuori discussione è l'ipotesi di "accettare a scatola chiusa qualsiasi cosa venga avanzata". "Se si ritiene che il candidato debba essere espresso dal partito x, il partito x deve avere il garbo di proporre una serie di nomi e non dire "Questo è il mio candidato. Questo per me sarebbe inaccettabile", tuona l'ex sindaco di Salerno. In altre parole, non si possono fare accordi "mortificando gli elettori". La diretta è anche l'occasione per smascherare quello che definisce "il festival della politica politicante, della doppiezza e dell'ipocrisia". Il primo caso messo sotto la lente d'ingrandimento è quello delle Marche e del candidato del Pd Ricci, indagato per "Affidopoli". "Io ritengo ovviamente che un avviso di garanzia non sia nulla e si debba andare avanti tranquillamente", dice in merito alle indagini. C'è, tuttavia, "un piccolo problema che dovrebbe preoccupare sia il Pd sia i partiti della coalizione: l'onorevole Ricci è parlamentare europeo a 20mila euro al mese. La domanda non è se bisogna fermarsi per l'avviso di garanzia, ma è un'altra: te l'ha prescritto il medico di candidarti? Non sei disoccupato ma hai già una tua attività politica, parlamentare europeo eletto un anno fa; è proprio indispensabile mantenere un elemento di preoccupazione nella campagna elettorale?". Un appunto anche in merito alla questione della Puglia, dove "si sta preparando a candidarsi un altro europarlamentare, Decaro", che "si è candidato come capolista nella circoscrizione meridionale alle elezioni europee un anno fa". "La correttezza nei confronti degli elettori ha ancora un valore o no? Se chiedi il voto e dopo un anno decidi di fare quello che vuoi, stai offendendo e calpestando la volontà degli elettori. Per il Pd è ancora un problema la correttezza nel rapporto degli elettori, o no?". chiosa De Luca, alzando i decibel del suo intervento.
CONTINUA A LEGGERE
2
0
0