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Ricercato in tutta Europa, tradito dalla passione per i cani America Bully: il video
Oggi 22-09-25, 08:28
La Polizia di Stato ha arrestato a Verona in corso Porta Nuova, un pericoloso ricercato in campo internazionale, un cittadino romeno classe 1983 originario di Brasov, colpito da mandato di arresto europeo emesso dalle autorità romene in quanto condannato a dieci anni e sei mesi di reclusione per reati in materia di sostanze stupefacenti e, per questo, ricercato in tutto il continente dal 2022. L'attività investigativa condotta dai poliziotti della sezione catturandi della squadra mobile della Questura scaligera è stata coordinata dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato nell'ambito del progetto wanted per la ricerca e cattura di latitanti internazionali di spessore rilevante. I fatti a maggio 2025 su segnalazione delle autorità romene, secondo cui il ricercato poteva gravitare in territorio veronese, in possesso di documenti falsificati ungheresi e polacchi che ne celavano la vera identità. Indagando sulle auto intestate ai parenti dell'uomo, in due di queste in transito sul territorio si è potuta notare la presenza di un cane molosso di grossa taglia, in alcuni casi con la testa fuori dal finestrino. Dettaglio che ha subito innalzato il criterio di ricerca considerato che, nel corso delle analisi effettuate sui social network, era emersa una particolare passione del latitante appunto per i cani molossi di razza "american bully". Grazie agli elementi informativi raccolti, ieri gli operatori della Squadra Mobile sono riusciti ad agganciare uno dei due veicoli sospetti, rilevando al contempo la presenza del cane sui sedili posteriori. Arrivati all'incrocio di corso Porta Nuova e riconosciuto senza ombra di dubbio il latitante, i poliziotti lo hanno così immediatamente fermato e bloccato. Accompagnato in Questura per le formalità di rito, l'uomo a seguito di perquisizione è stato trovato in possesso di patente di guida e carta di identità ungheresi contraffatte, recanti la sua foto e i dati anagrafici di un cittadino ungherese. Gli accertamenti hanno, altresì, fatto emergere che sullo stesso pendeva anche un ordine di carcerazione emesso nel 2016 dal Tribunale di Pistoia per la condanna ad un anno e sei mesi di reclusione per reati contro la persona. L'uomo è stato tradotto alla Casa circondariale di Verona-Montorio.
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