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"Saluto fascista? I soliti maliziosi": Vannacci smonta la polemica su Musk
Ieri 21-01-25, 14:53
L'insediamento di Donald Trump, che ieri ha giurato in qualità di 47esimo presidente degli Stati Uniti, ha fatto venire il mal di pancia alla sinistra. Il tycoon ancora non aveva concluso il suo discorso che, sui social, i democratici hanno iniziato a gridare al crollo della democrazia e al rischio della deriva autoritaria. A finire nel tritacarne mediatico, però, è stato soprattutto Elon Musk. Durante il suo intervento alla Capital One Arena di Washington, il capo di Tesla e Space X ha portato la mano destra sul petto e poi ha teso il braccio a mezz'altezza. Un gesto, questo, che molti hanno interpretato come un saluto in stile fascista. "Braccio teso di Musk... mah, ho visto il video di ringraziamento in cui dopo aver portato la mano al cuore tende il braccio, non mi sembra assolutamente un riferimento al saluto adottato dal nazionalsocialismo o dal fascismo ma piuttosto un gesto di coinvolgimento del pubblico presente", ha detto Roberto Vannacci all'AdnKronos. "In quei frangenti il linguaggio del corpo è molto più importante e penetrante delle parole e, probabilmente, nell'esagerare una postura ha potuto dare, solo ai maliziosi e a una certa stampa in malafede, l'impressione di fare riferimento a periodi storici passati. In realtà, a mio avviso, è solo gestualità per coinvolgere il pubblico", ha spiegato l'europarlamentare della Lega. Quanto alla nuova era degli Stati Uniti, l'America "cambia passo e speriamo che questo nuovo andare possa trascinare anche l'Europa". Bene Trump, che dice di voler "superare la truffa del green deal e fare rotta verso ricchezza e benessere con scelte convenienti che tutelino la sacrosanta libertà dei consumatori" come anche la volontà espressa dal presidente Usa di voler "proteggere la famiglia naturale e mettere al centro la libertà dei cittadini", ha aggiunto il generale.
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