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                                                Salvini non molla sul Ponte e rilancia: "Ora pace fiscale definitiva"
                                
                                Ieri 03-11-25, 20:43                            
                                                            "Quando c'è un operaio ancora sotto le macerie, quando ci sono dei feriti, diciamo che bisogna star vicino ai soccorritori, portare silenzio e rispetto. Quindi di politica estera parleremo da domani in avanti". Così il vicepremier e ministro Matteo Salvini, ospite a "Cinque Minuti" di Bruno Vespa, commentando le dichiarazioni della portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. Salvini ha poi aggiunto che "mettere fine alla guerra fra Russia e Ucraina, come proposto da Trump, è una priorità e sicuramente non possiamo andare avanti per altri 50 anni a mandare soldi e armi in Ucraina. Questo è fuori dubbio". Si è parlato naturalmente di Ponte sullo Stretto che "non è solo un'infrastruttura che serve, è un segnale di speranza, di fiducia, soprattutto per i tanti giovani italiani che si diplomano, si laureano e poi devono andare all'estero a fare ponti, dighe, centrali nucleari. Stasera ci sono più di 440 centrali nucleari. operative al mondo, 58 nella vicina Francia, cosa facciamo? Blocchiamo l'Italia mentre il mondo va avanti", ha detto il vicepremier e ministro Matteo Salvini dopo lo stop della Corte dei conti. "Stanno arrivando altre migliaia di richieste di lavoro per operai da parte di imprenditori, di ingegneri e architetti. Conto che la Corte dei conti possa accogliere le nostre riflessioni e quindi da inizio anno partire con un grande progetto che darebbe lavoro, lustro, dignità e speranza all'Italia in tutto il mondo", ha aggiunto. Sta lavorando ancora alla rottamazione? "Sì, siamo contenti. Non sarà una rottamazione 5, sarà una pace fiscale definitiva per tutti i carichi pendenti, fiscalmente parlando, fino al dicembre 2023. Ovviamente di chi ha fatto la dichiarazione dei redditi", ha spiegato Salvini. "Riguarda più di 16 milioni di italiani che senza pagare le sanzioni in rate tutte uguali di 9 anni potranno restituire allo Stato quello che devono e tornare finalmente a respirare. Uno sforzo in più per migliorare ed estendere ancora la platea è quello a cui la Lega sta lavorando, ma sono già molto soddisfatto del risultato ottenuto". Sulla Manovra il ministro ha osservato: "Le banche chiuderanno quest'anno con più di 50 miliardi di guadagni, fatti grazie agli italiani che pagano le commissioni sul bancomat e gli interessi quando vanno a chiedere un prestito. Una piccola parte di questo enorme guadagno, che non ha precedenti nella storia delle banche italiane, da reinvestire aiutando famiglie e imprese in difficoltà è fondamentale. Se tutta la maggioranza riuscisse a trovare l'accordo per chiedere ancora qualcosa in più, ad esempio per assumere poliziotti e carabinieri, migliorarne stipendi e pensioni e pagarne gli straordinari, penso che sarebbe un bel segnale. Uno sforzo in più dalle banche per assumere e migliorare pagamenti e pensioni delle forze dell'ordine. Sarebbe ben fatto".
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