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Sampietrino selvaggio, ecco le vie del centro dimenticate dal Comune...
Oggi 22-10-25, 09:22
Rattoppi, sampietrini saltati, avvallamenti, dossi e tombini sprofondati nel grigio del pavè. Ecco le strade più pericolose del centro storico. Se per gli automobilisti il problema principale può essere quello di dover sacrificare a cadenza regolare sospensioni e pneumatici, chi guida scooter, biciclette e monopattini rischia di finire direttamente in ospedale. Da piazza dell'Esquilino fino a piazza Barberini, passando per via Depretis e via delle Quattro Fontane, allungandosi infine su piazza Vittorio, via Barberini e piazza Cavour, per fermarsi davanti al «Palazzaccio», si percorrono strade di viabilità principale (di competenza del Comune) e secondaria (la cui gestione è affidata ai Municipi), ma sono differenze formali di cui ai romani poco importa, perché il disastro è ovunque lo stesso. I sampietrini sulla carreggiata sono in cattive condizioni, peggio nelle vie più trafficate, come via Barberini e piazza Vittorio, dove si alternano con un patchwork di toppe che vanno dal nero al grigio più chiaro. E nelle strade più interne non va meglio, dove a causa della perenne doppia fila schivare un avvallamento diventa pericoloso se non impossibile. Da queste parti a quanto pare non è arrivato il «Piano sampietrini» comunale del 2019, che ha portato ad asfaltare completamente strade a grande scorrimento come via Nazionale e via IV Novembre, spostando i lavici "serci" su vie più pedonali, e che di recente ha goduto anche di sette milioni di euro di finanziamenti grazie al Giubileo 2025. Risorse concentrate, tuttavia, soprattutto intorno al Vaticano. Nel resto della città intanto si continua a sobbalzare al volante un po' come con una jeep nel deserto. L'atterraggio però è meno morbido e il panorama decisamente meno suggestivo. UN VIAGGIO ESTENUANTE Da piazza Barberini a largo di Santa Susanna, percorrendo via Barberini, si incontrano tanti Ncc, taxi e berline eleganti su cui viaggiano passeggeri altrettanto eleganti. Dalla «Bank of China» alla nostrana Bnl, si susseguono le filiali dei principali istituti di credito nazionali ed esteri. Così, in fila dietro l'ennesima auto a noleggio, il romano un po' si vergogna e un po' impreca: «Possibile tenere via Barberini in queste condizioni?». A quanto pare sì. Tra rattoppi degni della peggiore tradizione capitolina (asfalto colato sui sampietrini) e tombini sprofondati o, al contrario, in rilievo, ogni dieci metri c'è un'insidia da evitare. E pensare che il Campidoglio ha puntato tanto sulla sicurezza stradale, lanciando pure la "rivoluzionaria" idea di imporre i 30 chilmetri orari come limite massimo per tutta la Ztl centrale. Peccato che, con le strade in queste condizioni, già oggi superare questa velocità sia un miraggio. In via delle Quattro Fontane, arteria che collega piazza Barberini e piazza dell'Esquilino (dopo l'incrocio con via Nazionale diventa via Depretis) non si vedono neanche più le strisce pedonali e le condizioni della carreggiata causano un costante moto ondulatorio. Per chi soffre il mal di mare, consigliamo un anti-nausea prima di mettersi al volante. Ma c'è un'altra piazza che fa «paura» per i sampietrini dissestati: piazza Cavour. Qui, per chi sta in sella a uno scooter, superare la piazza è come partecipare a "Giochi senza frontiere". Avvallamenti che fanno perdere la stabilità dello scooter perfino guidando, sull'asciutto, al di sotto dei limiti di velocità. Ma con la pioggia ecco che superare quel breve tratto di strada tra via Vittoria Colonna fino a via Crescenzio diventa un'impresa da piloti professionisti. E ad aggravare la situazione c'è le segnaletica orizzontale, quasi totalmente cancellata, che mette in pericolo anche chi attraversa dove non dovrebbe, provocando così un ulteriore ostacolo per un'improvvisa frenata dello scooterista già in bilico in quegli "infiniti" e "pericolosi" cento metri.
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